RADUNO INTERNAZIONALE DI CANYONING 2012 -DELEBIO (SO)
Sottotitolo: L’Associazione italiana canyoning ha scelto Valtellina, Valchiavenna e Lario per il raduno 2012
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Appuntamento fissato dal 4 al 12 agosto. Come base di partenza si terrà il comune di Delebio....
Ha scelto Valtellina, Valchiavenna e Lario l’Associazione italiana canyoning per il decimo compleanno del raduno internazionale di torrentismo che si svolgerà dal 4 al 12 agosto e avrà come base di partenza il comune di Delebio. Ad organizzare questa decima edizione della manifestazione è il gruppo Odissea Naturavventura, la prima e unica associazione italiana a carattere culturale e tecnico ad occuparsi insieme di speleologia alpinismo e torrentismo. L’evento - il più rilevante per durata e richiamo di partecipanti da tutta Europa e non solo – è dedicato al canyoning, che consiste nella discesa di gole e forre di torrenti senza l’ausilio di imbarcazioni e con alcune tecniche in comune con l’alpinismo.
L’area torrentistica della provincia di Sondrio e del Lario viene considerata di assoluto rilievo a livello europeo. Il raduno internazionale è stato presentato ufficialmente a Delebio:«Questo è il decimo raduno internazionale che proponiamo – ha spiegato Giorgio Mauri, coordinatore dell’organizzazione – e per la terza volta torniamo in Valtellina, grazie all’ampia disponibilità di comune di Delebio e amministrazione provinciale. La manifestazione si svolgerà dal 4 al 12 agosto e stando ai numeri dell’evento, in costante crescita, ci attendiamo un’adesione elevata anche per la ricchezza di torrenti e possibilità che offre questo comprensorio». Il vicepresidente dell’Aic - associazione italiana canyoning - Giudo Armaroli ha illustrato gli scopi perseguiti dall’associazione che dal ’98 opera in favore della divulgazione, della creazione del catasto di tutte le forre italiane e della formazione attraverso la scuola nazionale di canyoning nata nel 2001. «Avvicinarsi a questa attività significa vivere l’ambiente e rispettarlo – ha sottolineato Armaroli – e il raduno ha un importante aspetto aggregativo, rappresentando un’occasione unica di scambio, conoscenza, divertimento sempre in sicurezza».
L’EVENTO
“Sport e avventura” è il tema scelto per questo decimo raduno internazionale di canyoning e sport come avventura - ma lontano dall’idea “no limits” - è anche la filosofia di Odissea Naturavventura, associazione che ne cura l’organizzazione. «È un modo di esplorare dentro e fuori le montagne – ha spiegato il presidente di Odissea, Matteo Rivadossi – in cui l’espediente avventura è spesso l'unico mezzo per entrare in particolari contesti geografici altrimenti imperscrutabili e scoprire territori sconosciuti e spesso sorprendenti per bellezza e valore ambientale». Il pieno rispetto dell’ambiente è l’altro elemento fondante di questa associazione che scansa gli eroismi e mira a imprese come momenti tecnici di un’esperienza umana «credibilmente impegnativa». L'obiettivo principale rimane l’esplorazione intesa come «attività di ricerca e documentazione, poco importa se fuori o dentro le montagne. Il fine è conoscere per far conoscere, conoscere sopratutto per rispettare e per far rispettare». Principi simili a quelli che ispirano anche il “manifesto ambientale” dell’Associazione italiana di canyoning, impegnata a diffondere tra gli associati – e in definitiva a sensibilizzare tutti – poche fondamentali norme di rispetto del territorio. In concreto queste idee si traducono in attività di recupero dei materiali solidi abbandonati nei torrenti, troppo spesso utilizzati dai locali come discariche.
GLI ENTI COINVOLTI
L’iniziativa gode del sostegno dell’amministrazione di Delebio, attraverso il primo cittadino Marco Ioli che ha lodato il raduno come «un’opportunità di valorizzazione per il torrente Lesina e non solo, molto spesso poco conosciuti nelle loro potenzialità» e sottolineato che il Comune metterà a disposizione la struttura in località Gera, con lo spiazzo di circa 3mila metri quadrati, la scuola e la palestra per gli eventi collaterali. Renato Ciaponi, in rappresentanza della Comunità montana di Morbegno, ha riconosciuto «il valore turistico di questo sport per la nostra zona che viene indicata tra le più belle per la pratica del canyoning. È una forma di turismo alternativa e verde, visto che alla base ci sono rispetto e valorizzazione dei torrenti e del territorio». Anche l’assessore provinciale Giuliano Pradella ha voluto sottolineare l’importanza della manifestazione per la provincia «perché – ha detto – abbiamo bisogno di sport di nicchia che sono anche gli unici a consentire di conoscere zone altrimenti lontane dai circuiti classici dei visitatori». Informazioni dettagliate, modalità di iscrizioni e logistica sono disponibili al sito internet www.aic-canyoning.it.