GIOCHI OLIMPICI INVERNALI 2014 - SOCHI (RUS)
Sottotitolo: Per l'Italia del biathlon un bronzo che vale oro....
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Storica medaglia del biathlon alle Olimpiadi di Sochi nella staffetta mista...
Dorothea Wierer, Karin Oberhofer, Dominik Windisch e Lukas Hofer regalano all'Italia la settima medaglia a Sochi. " Non succede, ma se succede …" al cuor non si comanda, e allora giù a sperare e tifare per i nostri quattro moschettieri impegnati a coronare l'impresa di una medaglia olimpica nel biathlon in staffetta mista. Obiettivamente il pronostico ci chiudeva ogni speranza, ma queste sono le sfide più affascinati, quelle cui non si ha nulla da perdere, quelle per cui vale la pena sognare.
La staffetta è la medaglia più bella, quella del gruppo, e mista lo è ancora di più. Dorothea, Karin, Dominik e Lukas i nomi dei fantastici quattro schierati con il pettorale quattro. Brutto numero il quattro alle Olimpiadi, quello che non conta nulla, da evitare ad ogni costo. Il biathlon è tanto affascinante quanto crudele, quante volte al poligono sono sfuggiti podi e medaglie, quante volte tutto è svanito con ricariche e giri di penalità. Lucas Hofer, il nostro ultimo frazionista, per due volte ha affrontato il poligono con la medaglia di bronzo virtualmente al collo, ma bastava un errore ed ora saremo qui a scrivere di se e di ma, di bella Italia, ma inconcludente e sfortunata. E invece siamo a raccontare di un sogno che si realizza, di un sogno cullato, cercato e sognato, voluto e rincorso. C'era bisogno di quattro frazioni perfette, di sci perfetti, di uomini e donne perfetti. E lo sono stati. Tutti, skimen compresi.
Questa è una medaglia dal sapore speciale, partita da distante, fatta di sacrifici e tanto lavoro, dedizione e passione. I nostri dispongono di strutture limitate rispetto ad altri paesi, con bilanci irrisori con tecnici e atleti costretti a veri e propri miracoli per allenarsi. La medaglia del cuore, che ci inorgoglisce, che ci rende fieri di questi quattro ragazzi autori di un'impresa epica, con un podio reso ancora più speciale perché condiviso con il re del biathlon, il norvegese Ole Einar Bjorndalen, capace a 40 anni di vincere la sua 13 medaglia olimpica. Una giornata magica, di quelle che solo il biathlon sa regalare. Che il sogno continui. Grazie ragazzi!