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L'Italia chiude al 7° posto nella relay mondiale

Maurizio Torri
22/2/2009

Il responso? Bene, ma non benissimo. Tra le note positive un Vuillermoz ritrovato. Gli azzurri di Riva ora sono attesi dalle ultime tre tappe di CDM in Canada, Norvegia e Russia

Si è chiuso con il 7° posto nella relay maschile l’avventura mondiale dei biatleti azzurri. Se l’obiettivo era giungere tra l’8ª e 6ª posizione, i quattro ragazzi del CT Riva hanno degnamente portato a termine la loro missione. Il lancio era affidato a quel Christian De Lorenzi che solo 24 ore prima aveva rischiato di aggiudicarsi uno storico oro nella mass start; ha corso su buoni livelli, ma non è stato impeccabile al tiro. Dopo uno 0 con 6 a terra, nella sessione in piedi ha dovuto effettuare un giro di penalità a causa dell’errore con 8 tiri. «Oltre al tempo perso nelle ricariche, il tour di penalità mi ha ulteriormente penalizzato».

Giunto al cambio in 9ª posizione, De Lorenzi ha dato il touch ad un ritrovato Rene Laurent Vuillermoz. Per lui 3 posizioni guadagnate e performance che ha rimesso in gioco il nostro Cristian Martinelli. Il carabiniere valtellinese è partito a tutta ed ha sparato davvero bene uscendo con un “netto” dal poligono. «Alla fine ero alla frutta – ci ha confidato -. Sono partito veramente all’attacco e nell’ultimo giro la spia della riserva era fissa. Ciò nonostante è andata bene ed ho tenuto la 6ª piazza». A chiudere i conti ci ha pensato l’affidabile Windish, passato 7° assoluto sotto la finish line.

Tirando le somme, De Lorenzi ha dichiarato: «In questo mondiale sono andato bene, ma non benissimo. Potevo e dovevo raccogliere di più». Di tutt’altro avviso Martinelli: «Bene così, per come è andata la stagione avere preso parte alle gare iridate e averle portate a termine dignitosamente mi lascia soddisfatto». In crescita e motivato ci è parso pure l’esperto Vuillermoz: «Cosa posso dire; ho fatto dei mondiali pietosi e oggi volevo dimostrare a me stesso che potevo essere davanti a giocarmela ancora come qualche anno fa». Crono alla mano, c’è riuscito: «Sugli sci sono andato abbastanza forte e ho potuto giocarmela con i migliori. Al tiro qualche errore di troppo, ma nel complesso una prestazione buona. Peccato che siamo arrivati settimi; siamo una squadra da primi 5 posizioni. Purtroppo non sempre riusciamo a essere al nostro posto, pero siamo in netta crescita in vista di Vancouver. Lì potremo toglierci delle belle soddisfazioni».

Attesi martedì in Italia, gli azzurri dovranno ancora affrontare tre tappe di Coppa del Mondo – Canada, Norvegia e Russia-, prima di riporre la carabina in armadio e concedersi un meritato break.