KM VERTICALE CHIAVENNA LAGÜNC – CHIAVENNA (SO)
Sottotitolo: Intervista al responsabile tecnico del settore corsa in montagna Raimondo Balicco….
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La “gara dei record” sarà il primo campionato italiano Fidal di vertical...
Cresciuto edizione dopo edizione di numeri e livello, oltre che nella considerazione di atleti, tecnici e semplici appassionati, la gara che vanta le migliori prestazioni cronometriche mondiali su sentiero naturale, omologato Fidal, è stata scelta dalla federazione come prima sede ufficiale per l’assegnazione del tricolore vertical.
Una promozione sul campo per Nicola Del Curto e il suo staff che tanto ha lavorato per avere ogni anno ai nastri di partenza i migliori interpreti nazionali ed internazionali della specialità. In vista dell’edizione 2012, in calendario per domenica 15 luglio, abbiamo intervistato il responsabile responsabile tecnico del settore corsa in montagna Raimondo Balicco che proprio in questi giorni è in raduno a Livigno con gli azzurri della corsa in montagna.
Gli sport outdoor legati al mondo della montagna stanno suscitando grande interesse. La corsa in montagna non è da meno. Parte da qui la scelta di seguire le tendenze del momento come la sempre più crescente passione per le prove vertical?
«Da tempo volevamo aprire ufficialmente la corsa in montagna ad una ulteriore specialità qual è il Km Verticale. Si è pensato anche ad altre manifestazioni ma è necessario far maturare le idee e considerare che abbiamo calendari gare già troppo pieni di manifestazioni. Sicuramente l’aumento di Km Verticale ha spinto la Federazione a indire il Campionato Italiano e, con Chiavenna, non potevamo scegliere migliore sede per questa prima assoluta».
Avendolo omologato, le conosce molto bene il tracciato. Quali sono le sue peculiarità?
«E’ duro e nel contempo corribile. Una delle sue peculiarità è che valorizza una storica via di collegamento fra Chiavenna e l’Alpe Lagünc, passando in scorci bellissimi e frazioni abitate. Lo ritengo un bel percorso, prevalentemente su mulattiera dove l’atleta riesce ad esprimere il gesto tecnico della corsa usufruendo di appoggi abbastanza regolari molto importanti per superare l’elevata pendenza con tempi eccezionali».
Il 15 luglio verrà assegnato il primo tricolore vertical nella storia della Fidal.... E' utopico pensare ad un inserimento della specialità anche nei calendari Wmra e quindi avere in futuro degli europei e dei mondiali vertical?
«Stiamo lavorando affinché questa specialità abbia il riconoscimento a livello internazionale della Wmra –Eaa-Iaaf per poter arrivare al campionato europeo e mondiale. Il problema è che occorre ancora del tempo perché è in corso il riconoscimento del campionato a staffetta e in questi momenti di crisi finanziaria non è facile convincere le Nazioni al riconoscimento di un Nuovo Campionato che poi comporta altre spese per affrontare le trasferte con le squadre nazionali».
Oltre ad avere un percorso omologato e certificato, quella di Chiavenna è una gara su percorso non artificiale che segue fedelmente i parametri federali e che si affronta quindi senza l'ausilio di racchette. Cosa ne pensa della forsennata ricerca di percorsi sempre più ripidi e impervi ove è addirittura impossibile salire senza bastoncini?
«C’è la moda della ricerca del confronto dell’uomo con le sue estreme possibilità e c’è chi, nel prseguirla, rischia la propria integrità fisica. Rispetto la libertà di ciascuno, ma alcune esibizioni estreme non le condivido. E’ necessario darsi una regolata, effettuare le gare solo su percorsi sicuri, senza mettere in pericolo i concorrenti, possibilmente su sentieri o mulattiere dove non è necessario l’uso/aiuto delle racchette»
Il vertical di Chiavenna è da alcuni anni a questa parte una vera e propria vetrina di caratura internazionale. Visto che al via vi saranno gli azzurri al gran completo, le servirà da test pre mondiale?
«Sicuramente sarà un test di valutazione dell’efficienza di ciascuno, come del resto altre gare importanti. Però le selezioni per i mondiali, così come indicato nella programmazione, saranno le gare di Adrara S. Martino del 29 luglio e di Bolognano-Velo del 19 agosto».
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