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NIESEN-TREPPENLAUF, 2362m DI FATICA!!

Maurizio Torri
8/6/2009

Acido latticco assicurato sui 12.000 gradini di questa classica del Canton Bernese. Ecco il racconto di Dario Fracassi

Freddo e acqua hanno contraddistinto l’edizione del 2009 della Niesenlauf, la particolarissima ascesa sui quasi 12000 gradini che costeggiano il trenino a cremagliera costruito nel lontano 1910, che dai 693 metri di Mulenen, un pugno di case nel cuore del canton Bernese, portano fino ai 2362 della cima del monte Niesen da cui, in una giornata linda, si riesce a spaziare con la vista su tutta la yungfrau region. Cosa che non è potuta avvenire in questa occasione perché su tutta la regione alpina, nel fine settimana si sono abbattuti numerosi temporali, e l’acqua non ha risparmiato neppure gli atleti impegnati nella competizione partita alle ore 7.30 di sabato con la formula a cronometro con gruppetti da tre che partivano distanziati ogni 20’’.
Un paio di salite del trenino fissate alle ore 6.30 e 6.45 per dare la possibilità ad accompagnatori di salire in vetta per vedere l’arrivo dei concorrenti e poi lo stesso è stato fermato per non mettere in pericolo l’ascesa dei runners.
Durante la notte è piovuto ed il termometro alle ore 6.30 segna 14 gradi, sullo schermo all’ingresso della stazione il termometro segnala che all’arrivo ci sono 3.5°, le condizioni non sono certamente favorevoli.
Iscrizione chiuse alla soglia dei 200 concorrenti, 4 italiani al via , Cristina Bonacina, Dario Fracassi, Paolo Fascendini del G.P.Talamona ed il fondista milanese della Italtel Roberto Toffano.
Tra le prime a partire con il numero 5 la Calolziese Bonacina che chiuderà la sua fatica all’ottavo posto con un crono di 1h29’15’’ per coprire un percorso di poco superiore ai 3,5 km con 1700 merti di dislivello. “ E stata una giornata infernale, penso di non ripetere più questa esperienza, è stata troppo dura portare a termine questa prova”- queste le prime parole di una provata Bonacina- “ Mi avevano detto che era una esperienza da provare almeno una volta nella vita” continua la Bonacina- “ mi sento di consigliarla solo a gente assai preparata.”
La gara femminile è stata vinta dalla svizzera Witschi Brigitte con l’ottimo crono di 1h13’04’’.
A seguire nella partenza gli altri italiani con il compagno Fracassi autore di una prova di spessore conclusa con un ottimo crono di 1h 07’29’’ all’ottavo posto di giornata in una gara che ha visto primeggiare Salzmann Roland in 1h03’07’’.
“Le sensazioni erano inizialmente pessime, le gambe erano dure ed i tendini, entrambi irrigiditi dall’acqua e dalla temperatura che scendeva man mano salivo di quota mi costringevano a camminare la dove c’era la possibilità di corricchiare” - Queste le parole dell’ex forestale - “ Dopo 20’, le cose sono cambiate” - Continua il portacolori del team valtellinese- “ Sono riuscito per molti tratti a correre sia sui gradini in cemento e sia su quelli più alti in acciaio ed ho chiuso in rimonta, l’anno prossimo ci riproverò.”
Da li a poco giungono anche Roberto Toffano in 1h29’04 ( 90°) e Paolo Fascendini in 1h 31’52 (98°) entrambi soddisfatti della loro prestazione e sicuri di aver chiuso una competizione che ricorderanno sicuramente sia per la particolarità ma soprattutto per la durezza in quanto non vi era un solo metro che ti dava la possibilità di rifiatare.
Grazie a questo risultato, la Bonacina consolida la leadership nella worldcup del circuito towerrunning, mentre Fracassi con i punti guadagnati, scavalca Ruga Fabio, attestandosi al dodicesimo posto mentre il primo posto è ad appannaggio del campione tedesco Thomas Dold vincitore sia di New York che di Taipei.