L’europeo di Annecy non si è certo chiuso come avremmo voluto. Nessuna medaglia individuale, alcuni podi a squadre e poco più. Come abbiamo scritto per la prova di sola salita i sogni di gloria dei nostri ragazzi sono affondati nel fango di Annecy, ma non per questo bisogna essere catastrofici.

La nostra delusione è direttamente proporzionale alle aspettative che avevamo. Ciò vuol dire che per molti anni siamo stati ai vertici mondiale. Poi la gara è gara e anche le altre nazioni sono lì per vincere. Fango e percorsi pesanti non ci hanno agevolato, gli atleti nordici sono sicuramente più avvezzi di noi a fondi pesanti e scivolosi. Ma questa non è e non deve essere una scusa. Abbiamo preso 4 schiaffi in faccia e dobbiamo farne tesoro....

Come si sul dire “ i grandi non sono quelli che non cadono mai, ma quelli che si sanno rialzare dopo le cadute”… bene il mondiale di Canfranc 2025 non è poi così lontano.   

Nell’ultima prova up & down, per noi argento tra gi under, bronzo nella pari categoria al  femminile. Bronzo anche per i senior. maschile. I titoli Europei assoluti vanno ad uno scatenato Roberto Delorenzi ed alla sorprendente Nina Engelhard, la vera dominatrice di questa campionato.

In gara donne azzurre un’altra volta lontane dalle posizioni che contano: 14ªElisa Sortini, 15ª Vivien Bonzi, 23ª Beatrice Bianchi e 25ª Alice Gaggi. Giornata difficile per le nostre senza nemmeno la medaglia a squadre. Da menzionare la 6ª piazza della finlandese Susanna Saapunki che da diverso tempo vive in Alta Valtellina.

Tra gli uomini, nel grande giorno dello svizzero Roberto De Lorenzi,  4° posto di grinta e determinazione per il trentino Cesare Maestri.  Nella top ten anche il veneto Isacco Costa (10°), seguono in 13ª posizione Daniel Pattis e 17°  Alberto Vender.

Tra gli under 20 bene il collettivo: 6° Francesco Mazza, 9° Luca Curioni seguiti al 14° con Marco Stupiggia e da Gabriel Bazzoli è 17°. Al femminile le ragazze bissano la medaglia a squadre di venerdì con il 4° di Lucia Arnoldo, il 6° di Anna Hofer ed il 15° e 16° rispettivamente di Chiara Pedol e Federica Borromini.

(Foto Marco Gulberti)