PIZTRIVERTICAL
Sottotitolo: Andrea Mayr e Patrick Kipngeno come da pronostico...
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Il primo appuntamento italiano della Valsir Mountain Running World Cup 2023 regala a Malonno i nuovi record maschile e femminile del PizTriVERTICAL. Ottime le prestazioni degli italiani compatti all’arrivo.
Sono quasi 200 gli atleti in gara che sulla linea di partenza a Moscio (820 mt) questa mattina hanno dato il massimo per scalare il muro verticale verso la Malga Campél a 1820 mt, che, mai così popolata come quest’anno, ha raccolto un pubblico entusiasta e incitante nell’attesa di applaudire i campioni. E sono arrivati tagliando il traguardo con i migliori tempi di sempre Andrea Mayr e Patrick Kipngeno che, confermando le previsioni, si aggiudicano il posto più alto sul podio di questa edizione speciale del PizTriVertical, prova di “solo up” della Valsir Mountain Running World Cup 2023, che con 4,3 km di percorso e 1000 mt D+ apre le gare del sessantesimo anniversario dell’US Malonno. L’austriaca abbassa il record sempre stabilito da lei nel 2019 di sette secondi e chiude con 37’13”, mentre il keniota straccia il precedente di Andrea Rostan del 2022 di quasi un minuto e mezzo e si porta a casa il miglior tempo di sempre, quasi fantascientifico, di 32’03”.
Tanto la competizione femminile quanto quella maschile hanno dato vita ad uno spettacolo più unico che raro, raggruppando i migliori top runner del mondo, radunati qui dopo i recenti mondiali di Innsbruck e le tappe Broken Arow (Vertical e Skyrace) e Montemuro Vertical Run della World Cup. Malonno si conferma paese della corsa in montagna e rimarca l’importanza dei suoi storici percorsi, il PizTri e il FlettaTRAIL, incoronati come appuntamenti imperdibili della disciplina. E immancabilmente oggi il PizTriVERTICAL ha regalato emozioni tanto a chi ha gareggiato quanto a chi ha assistito lungo il percorso, soprattutto nell’ultimo tratto, ovvero il muro degli ultimi 100 metri, immagine ormai iconica e riconosciuta di questa gara.
La partenza femminile alle 9.00 ha visto in testa nel primo tratto, più percorribile, Philaries Kisang, forse una gentile concessione accordatale dalla regina della gara Andrea Mayr, che ben conosce questo territorio e il percorso, dove ha vinto con oggi per ben sei volte l’oro senza soluzione di continuità, e che sa di doversi mantenere per i successivi ripidi tratti. E infatti già al primo rilevamento l’austriaca era passata in testa con 10” di distacco sulla Kisang, distacco che poi manterrà (+36” al secondo rilevamento) e aumenterà per tutta la gara spingendo sulle gambe al massimo fino alla fine, dove arriva trionfale battendo il suo ultimo record con 37’13”, anticipata sul sentiero solo dal suo fedelissimo e inseparabile amico a quattro zampe. L’accoglienza alla Malga Campèl è per lei, 7 volte campione del mondo, trionfale: un pubblico numerosissimo che continua a ripetere il suo nome ad oltranza suonando campanacci e un panorama da perdere il fiato, “un balcone aperto sulla Val Camonica”, per citare Paolo Germanetto, allenatore della nazionale italiana e commentatore d’eccezione in diretta della PizTri. Seconda come da aspettative la britannica Scout Adkin in 38’59” e terza Philaries Kisang chiude dopo di lei con 39’49”. Un podio di livello tutto sotto i 40 minuti, ma pochissimo sopra a questo spartiacque i risultati di tutte le altre grandissime interpreti presenti ad impreziosire questo sessantesimo anniversario, tra queste sesta la padrona di casa e già regina del PizTri nel 2016 Valentina Belotti (41’53”) e settima Vivian Bonzi(42’58”).
Il momento per gli atleti uomini arriva alle 9.30 dove lo sparo lancia il gruppo di 109 partecipanti agguerriti ad inerpicarsi dopo un breve tratto nei boschi dopo Moscio sul monte malonnese PizTri, dove il keniano Patrick Kipngeno, campione del mondo di uphill 2022 e 2023 e della World Cup 2022, non lascia spazio a nessuno e governa l’intera gara fin dai primi passi. Eleganza, potenza e ritmo lo accompagnano fino alla scalata finale dove porta a casa il record incredibile di 32’03”, miglior tempo di sempre. Lo segue l’argento up&down ai recenti mondiali, il compagno di squadra (Runtogether) Ombogo Kiriago Philemon con 34’04”, e terzo il britannico Joe Steward, ottavo ai mondiali, che qui chiude con 34’35”. Il detentore del precedente record, Andrea Rostan dell’Atletica Saluzzo, è primo degli italiani a tagliare il traguardo e quarto con 34’50”, ma tutto il gruppo è sempre rimasto compatto sia durante il percorso che all’arrivo, a denotare quanto gli atleti più importanti si siano impegnati in una dura lotta tra di loro e mantenendo così distacchi molto ravvicinati: Abraham Filimon (35’”02”), Sylvain Cachard (35’18”), Andrea Elia (35’22”), Luciano Rota (35’51”), Henri Aymonod (36’01”), Tiziano Moia (36’07”), Alex Baldaccini (36’13”).