LE ALPI IN INVERNO.. C'E' SPAZIO PER TUTTI?
Sottotitolo: Dal progetto “Inverno sostenibile” un convegno a Sondrio per il 28 novembre...
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Dietro le quinte Associazione Guide Alpine Val Masino - Valle di Mello... E non solo.
Scialpinismo, freeride, escursioni con le ciaspole, eliski e motoslitte. Sono sempre più numerosi i frequentatori della montagna invernale, ma la fragilità degli ecosistemi montani, e in particolare della fauna nella fase di svernamento, richiede una riflessione e regolamentazioni condivise per limitare il rischio di compromissione del patrimonio naturalistico ed evitare conflitti nell’utilizzo degli spazi da parte dei praticanti. È questo il tema del convegno “Le Alpi in inverno, conservazione della natura e attività turistiche: c’è spazio per tutti?” organizzato nell’ambito del progetto “Inverno Sostenibile” dall'Associazione Guide Alpine Val Masino - Val di Mello "Il Gigiat" e finanziato da Fondazione Pro Valtellina, Parco Orobie Valtellinesi, Collegio Guide Alpine Lombardia, BIM, Fondazione Credito Valtellinese, CAI Sez. Valtellinese, Società Economica Valtellinese, Fondazione Bombardieri, Le Montagne Divertenti, la Provincia di Sondrio, il Museo di Storia Naturale di Morbegno e sostenuto anche dalle Comunità Montane Valtellina di Sondrio e Alta Valtellina, dal Parco dello Stelvio, da ERSAF, dalle Guide alpine Val di Mello, dalle Guide alpine italiane.
Il convegno si terrà presso l’Auditorium Torelli a Sondrio sabato 28 novembre 2015 a partire dalle ore 9,00, ed è aperto a tutti.
La fragilità degli ecosistemi montani, e in particolare della fauna nella fase di svernamento, è ben documentata dalla letteratura scientifica e il rischio di compromissione del patrimonio naturalistico è sicuramente concreto in assenza di consapevolezza e regolamentazioni condivise e univoche. Allo stato di fatto, del resto, la molteplicità di interessi rappresentati dalle varie categorie di utenti e le esigenze implicite di alcune delle attività più impattanti si traducono spesso in conflitti nell’utilizzo degli spazi, complice anche l’oggettiva mancanza di controlli e di informazione. Si rende quindi ancora più necessaria una maggiore “educazione all'ambiente", che passi attraverso azioni di sensibilizzazione su questi temi rivolte ai fruitori della montagna e soprattutto ai giovani.
Nasce da questa riflessione il progetto “Inverno sostenibile”, che prevede, in sinergia con tutte le realtà territoriali sensibili a queste problematiche, diversi appuntamenti. Il primo è appunto il convegno “Le Alpi in inverno, conservazione della natura e attività turistiche: c’è spazio per tutti?”, moderato da Franco Brevini, professore dell’Università di Bergamo e giornalista del Corriere della Sera. Il ricco programma prevede l’intervento di diverse Guide Alpine, tra cui Maurizio Folini, Antonio Perino e Alessandro Gogna, del Past Vicepresidente generale del Club Alpino Italiano Vincenzo Torti e di esperti faunistici, quali il Dott. Luca Rotelli e il dott. Enrico Bassi, i Guardiani della Selvaggina del Canton Grigione Arturo Plozza e Carlo Micheli, della gestione turistica (Francesco Comotti, Direttore del Consorzio Turistico di Madesimo) e delle aree protette (la dott.ssa Mariagrazia Folatti della Provincia di Sondrio). Saranno analizzati gli esempi di alcune realtà territoriali, quali quelle della Valchiavenna, della Valgrisenche e della Valle Maira, ed estere, come quella svizzera.
Scopo del convegno è quello di dare il via a tavoli di lavoro per fra i vari portatori di interesse per trovare una proposta di zonizzazione condivisa e sostenibile sul territorio, quanto meno per alcune attività di maggior impatto quale per esempio l’eliski.
Seguiranno poi nei primi mesi del 2016 altre attività a scopo divulgativo. Sono previste infatti 5 serate pubbliche rivolte alla cittadinanza che tratteranno le problematiche legate alla fauna alpina in inverno e metteranno in luce le modalità più consone per vivere l’outdoor rispettandola , e poi un progetto educativo che coinvolgerà 5 classi di scuole secondarie di secondo grado fra Sondrio, Tirano e Morbegno.
L’auspicio è che l'esperienza di "Inverno Sostenibile" diventi stimolo, punto di partenza, esempio perché a livello regionale e nazionale si possa arrivare in poco tempo a scelte condivise, coerenti, volte a garantire maggior salvaguardia ambientale e ad escludere l’insorgenza di aspri conflitti nell’uso del territorio.