LIVIGNO, IN TEMA DI VALANGHE...
Sottotitolo: Rischi e pericoli dello sci fuoripista, come evitarli?
- letto 9161 volte
Livigno mette in campo il Progetto Freeride con un bollettino neve e valanghe aggiornato localmente ogni giorno e una serie di attività legate all'argomento.....
Le abbondanti nevicate degli ultimi giorni, il manto nevoso vecchio che fa da base di scivolamento e il desiderio di fuoripista, hanno portato in primo piano il tema delle valanghe e della sicurezza in montagna.
L'informazione a riguardo gioca un ruolo fondamentale e Livigno ha inaugurato lo scorso 26 dicembre il servizio giornaliero del bollettino neve e valanghe locale, che ogni mattina a partire dalle ore 8.30 informa gli ospiti della località sulle condizioni del manto nevoso, segnalando il grado di pericolosità e la possibilità o meno di praticare il fuoripista.
Per vedere il bollettino:http://www.livigno.eu/it/inverno/bollettino-valanghe/bollettino-valanghe...
Si tratta di un'iniziativa inserita nel Progetto Freeride, che rappresenta una delle più importanti novità per la stagione invernale di Livigno. Il bollettino locale, che va a integrare quello regionale emesso dal Centro Nivometeorologico Arpa di Bormio, permette di avere un quadro aggiornato e il più preciso possibile delle condizioni che si trovano sul territorio di Livigno e viene diramato attraverso il sito di APT Livigno, www.livigno.eu, attraverso un'informativa presente negli hotel e nelle stazioni degli impianti di risalita e attraverso la televisione locale.
Il Progetto Freeride prevede anche l'individuazione e la messa in sicurezza di itinerari dedicati all'avvicinamento al freeride, dove poter approcciare il fuoripista nella maggior sicurezza possibile.
Inoltre sono stati allestiti due nuovi percorsi per le ciaspole, in Pemont e nella zona dell'Alpe Vago, gestiti e individuabili da apposita segnaletica.
Novità anche per lo sci alpinismo, con due nuovi itinerari sempre segnalati e gestiti: uno che sale al Monte Crapene e l'altro verso Plascianet.
Inoltre, ogni domenica si tiene un incontro pubblico e gratuito tra le Guide Alpine e chi vuole avvicinarsi al freeride, per conoscere l'attrezzatura di auto-soccorso: Artva, pala e sonda e le regole per praticare in sicurezza il fuoripista.
La dichiarazione di Fabiano Monti, Tecnico neve e valanghe - Progetto Freeride Livigno:
"L'unico modo per ridurre le vittime degli incidenti causati dalla valanghe è quello di aumentare la cultura della montagna e di fornire le informazioni più adeguate per la pratica in sicurezza dello sci fuoripista.
Le persone dovrebbero sciare fuori dalle piste battute solo se consapevoli dei pericoli che stanno per affrontare e, a quel punto, prendersi le proprie responsabilità.
La consapevolezza avviene attraverso l'informazione e la conoscenza e chi non la possiede dovrebbe affidarsi a degli esperti, nella fattispecie alle Guide Alpine e ai Maestri di Sci esperti in fuoripista.
C'è troppa confusione tra le notizie che si reperiscono normalmente sui mezzi di comunicazione, a tal proposito è bene ricordare che la Scala Europea del Pericolo Valanghe (con livelli da 1 a 5) riguarda un'utenza eterogenea, che va dallo sciatore in fuoripista agli Organi della Protezione Civile per la gestione delle vie di comunicazione e della sicurezza dei centri abitati.
Perciò capita spesso che i media facciano disinformazione cercando di attribuire gli incidenti al pericolo con grado 4 (forte) come se questo fosse l'unico modo per rimarcare la gravità degli errori o imprudenze commesse. In realtà già il 3 (marcato) prevede limitazioni e buone capacità di valutazione per uscire dalle piste battute; sta di fatto che la maggior parte degli incidenti mortali avvengono con grado 2 o 3.
Non si può mai avere una sicurezza totale, neanche con grado 1 debole, per questo sono fondamentali una buona preparazione e conoscenza.
In Lombardia il Soccorso Alpino è gratuito ma questo non deve diventare un pretesto per comportarsi in modo irresponsabile nei confronti di se stessi e dei soccorritori. Inoltre, nel caso di incidenti da valanga, l'intervento del Soccorso organizzato non può essere abbastanza tempestivo e ragionevoli probabilità di sopravvivenza possono essere fornite dagli stessi partecipanti all'uscita in fuoripista che devono sempre avere con sè l'attrezzatura da autosoccorso, Lo sci fuoripista non è un'attività da bandire, può insegnare valori fondamentali come l'amore per la natura e il rispetto di se stessi e degli altri. Dobbiamo però riuscire a diffondere conoscenza e consapevolezza adeguate alla sua pratica in sicurezza".
Copyright Foto: Michele Galli