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15 Febbraio 2009: torna l'Alta Valtellina Ski Race

Maurizio Torri
9/12/2008

Domenica 15 febbraio, lo scialpinismo che conta torna in provincia di Sondrio con la prova unica di Campionato Italiano FISI. A fare da cornice all’evento, una super classica come l’Alta Valtellina Ski Race. Per l’occasione abbiamo incontrato il presidente del Comitato Organizzatore per un’intervista a “tutto campo”.

Alta Valtellina Ski Race, una gara che in pochissime edizioni è riuscita ad entrare nel circuito di Coppa del Mondo ed esserne pure prova conclusiva. Quale il segreto di tale rapida ascesa?

«Più che di segreto, parlerei di una somma di fattori che permettono a tutte le manifestazioni organizzate in Alta Valtellina di arrivare rapidamente al successo – ha esordito Luca Salini -. Viviamo in un territorio che offre molto sia in termini di ambiente sia in termini di infrastrutture; come se non bastasse, qui vi è una cultura sportiva che si è sviluppata nel corso di tutto l'ultimo secolo. Rispetto ad altri territori delle Alpi, Bormio e l'Alta Valtellina vive di turismo da decenni pertanto sa cosa la gente si aspetta. Inoltre, il comitato organizzatore è composto da personaggi che nel proprio settore sono delle vere autorità».

Pur avendo il benestare della federazione, lo scorso anno avete deciso di chiamarvi fuori. Motivo del forfait?

«Già dall'edizione 2006 avevamo palesato le difficoltà della Coppa del Mondo, un circuito partito nel 2004 che in breve aveva perso il suo appeal. Non ritenevamo giusto che la scelta delle gare fosse gestita solo in base a criteri di territorialità invece che di qualità. Intendo dire che il calendario veniva preparato solamente pensando che fosse necessaria una gara per ogni nazione a scapito della qualità della gara stessa. Inoltre non c'erano assolutamente dei criteri minimi di qualità garantiti; pertanto ci saremmo trovati ad organizzare la finale di un circuito nel quale convivevano manifestazioni che in Italia non sarebbero state calcolate neppure come Campionati Regionali».

Nel 2009 sarete, per scelta, prova unica di campionato italiano individuale e tappa di Coppa Italia. Cosa vi ha spinto a candidarvi per ospitare una competizione di carattere nazionale?

«Mi ricollego a quanto ti ho già espresso nella risposta precedente. Dopo il nostro forfait nel 2008 la Federazione ha decisamente cambiato rotta. Sta lavorando con impegno e, sembra, nella giusta direzione. Troppe volte, però, ci siamo trovati a fare da traino… per una volta abbiamo scelto di stare alla finestra: se le cose cambieranno ci ricandideremo per le prossime edizioni. Crediamo poi che il Campionato Italiano Assoluto sia comunque da sostenere e rendere importante. Cercheremo di organizzare una manifestazione a cui gli atleti saranno orgogliosi di prendere parte».

Tra le news 2009 vi è pure il trasferimento dalla Valfurva al comprensorio di Valdisotto; scelta obbligata o voglia di valorizzare quest'area con una prova di livello?

«Senza dubbio poter mostrare all'Italia dello sci alpinismo che in Alta Valtellina ci sono dei percorsi di straordinaria bellezza al di fuori dei luoghi tradizionalmente riconosciuti come i "top" della specialità ci ha dato uno stimolo. Ovviamente, l'appoggio avuto dall'amministrazione Comunale di Valdisotto e Bormio, congiunto a quello della Comunità Montana Alta Valtellina è stato determinante in questa scelta. In Valfurva ci sono probabilmente dei problemi da risolvere a livello di programmazione turistica; fatto peraltro già evidenziato con la perdita della coppa del mondo di fondo che è andata in Valdidentro».

Questa resterà la vostra sede definitiva o l'Alta Valtellina Ski Race potrebbe assumere un carattere itinerante? In caso di risposta affermativa è lecito attendersi un'edizione in un "parco giochi" per lo skialp quale il "Piccolo Tibet"?

«La scelta di effettuare una gara "itinerante" è già stata palesata all'interno del nostro Comitato, siamo possibilisti e non ci poniamo limiti».

Sempre in tema di futuro; vista la tradizione scialpinistica della zona... perché non portare i mondiali in Alta Valtellina?

«Anche di questo si già discusso. A livello personale mi farebbe piacere coinvolgere pure gli organizzatori della Valtellina Orobie. In tal caso si farebbe davvero “sistema” proponendo in Albosaggia la gara a coppie, mentre nel comprensorio di Oga San Colombano si potrebbe pensare alle altre prove. Le staffette si potrebbero gestire nel tardo pomeriggio nella zona della “Stelvio” a Bormio. Il problema, però, è sempre finanziario: coinvolgere per 5 giorni 400 persone è a dir poco impegnativo. Prima di muoverci in questa direzione andrebbero coinvolti gli enti ed ovviamente gli sponsor. Per dirla papale papale, è una questione di soldi».

Maurizio Torri (ufficio Stampa)