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BENEDIKT BÖHM E IL FASCINO DELLA PDG

Sottotitolo: 
Intervista a Benedikt Bohm

Redazione
9/5/2012
Tags: 
Benedikt
Bohm
intervista
Patrouille
glaciers
2012
dynafit

Vissuta da atleta e da Brand Manageri Dyna, ecco la PDG by Benedikt Böhm....

Il Brand Manageri Dyna Benedikt Böhm era presente alla partenza della Patrouille. Ci racconta le sue impressioni sulla collaborazione con le forze armate svizzere e quello che la PDG rappresenta per lui.

 

Hai partecipato alle più grandi gare internazionali di scialpinismo. Cosa rende così speciale la Patrouille des Glaciers?
L’atmosfera del percorso, che si trova in una delle più belle regioni alpine, e la perfetta organizzazione della gara: è questo che  la rende unica. Gli svizzeri sono all’altezza della loro fama e organizzano l’evento, che accoglie migliaia di partecipanti, alla perfezione. E dall’inizio alla fine si sente che la gara ha una lunga tradizione. Così tante persone che si preparano per tanto tempo a una competizione che si tiene solo ogni due anni, rendono l’occasione un momento straordinario. La sensazione all’arrivo a Verbier, dopo tanta fatica ed esperienze meravigliose, è incredibile: tutti quei volti felici, che trasmettono la gioia di avercela fatta. Dal 2012 siete partner ufficiali della PDG.

 

Cosa vuol dire per te questa collaborazione, sia come direttore responsabile di DYNAFIT sia come atleta?
Già quando ho partecipato per la prima volta alla PDG, per me diventare un giorno partner principale di questo evento era un sogno. Certo non riuscivo bene a comprenderne le strutture, dato che il titolare e l’organizzatore della gara è l’esercito svizzero: un esercito molto flessibile ma al tempo stesso un sistema in cui bisogna sapersela cavare e trattare con le persone giuste. Come capita negli amori inappagati, ho dovuto aspettare a lungo, fino al 2007, quando è arrivato il momento decisivo. Mi trovavo in una spedizione a 8.163 metri di altitudine, a Manaslu, in Nepal. Completamente bloccati dalla neve e vicini alla fine del mondo, così almeno ci sentivamo, abbiamo trovato rifugio nell’ultima spedizione che ancora resisteva sulla montagna, formata solo da svizzeri: è così che io e Ueli Schneider ci siamo conosciuti. Ueli, un ufficiale dell’esercito svizzero, mi ha messo in contatto con la direzione della PDG, in particolare con Ivo Burgener, nuovo direttore militare. Da allora abbiamo avuto sempre rapporti molto cordiali e dopo vari colloqui abbiamo creato le basi perfette per una collaborazione solida e duratura.

 

Cosa c’è dietro a questa collaborazione?
Semplice: è un matrimonio perfetto. Entrambi i “marchi” rappresentano gli stessi valori e vivono lo scialpinismo con ogni singola fibra. Entrambi sono leader nei rispettivi settori – la PDG è la più grande competizione di scialpinismo del mondo e DYNAFIT è leader del mercato mondiale e unico fornitore completo per lo scialpinismo. Ci conosciamo da tanti anni, nella PDG  sono entusiasti (e utilizzatori) dei nostri prodotti e noi partecipiamo da anni alla gara con enorme entusiasmo.

 

Come vedi il futuro dello scialpinismo agonistico?
Credo che siano proprio le gare come la PDG a contribuire all’aumento dell’interesse per lo sport agonistico.  Il 90% dei concorrenti della PDG sono normali escursionisti che si pongono un obiettivo eccezionale che li motiva per due anni, con un entusiasmo ben visibile nello sguardo. In qualità di organizzatori non è facile coniugare l’avventura vera alla completa sicurezza. La PDG ci riesce e per questo attrae sia i professionisti sia chi pratica lo sport a livello amatoriale. Spero che in futuro aumenti il numero di organizzatori in grado di comprendere che questa è la strada giusta. A mio parere siamo solo all’inizio: il materiale è di gran lunga migliorato negli ultimi tempi e molte persone hanno cominciato da poco a praticare questo sport. Persone che prima o poi, anche solo per divertimento, vorranno cimentarsi in una gara; e una volta cominciato, tanti non vorranno più smettere, perché le gare di scialpinismo sono divertenti indipendentemente dal punteggio. Non ho mai visto un concorrente scontento: si è attratti anche solo dalla combinazione tra risalita leggera e discesa veloce.

 

Come sarà rappresentata DYNAFIT alla prossima Patrouille in aprile 2014?
DYNAFIT non è solo partner principale della PDG. Entrambe le organizzazioni investono nella gara allo scopo di offrire sempre di più a coloro che sono interessati. DYNAFIT si adopera per la riuscita della gara e fornisce l’outfit in esclusiva a  tutti gli scaglioni sciistici dell’esercito svizzero che partecipano alla PDG. Ma siamo particolarmente orgogliosi anche del fatto che la partecipazione alla gara si estenda agli atleti DYNAFIT e ad alcuni nostri collaboratori provenienti da tutti i Paesi del mondo.

 

Come ti prepari alla prossima Patrouille di aprile?
Cerco di non mollare. Continuare come ho fatto fin’ora, ma la PDG è da sola una motivazione sufficiente per alzarmi al mattino ancora più presto e allenarmi fino a tarda sera.