Sul gradino più basso del podio, dietro i francesi William Bon Mardion – Xavier Gachet anche gli altri due alpini Nadir Maguet – Davide Magnini. Al femminile, dietro le imprendibili transalpine Axelle Mollaret – Emily Harrop, grande seconda piazza della premiata ditta Alba De Silvestro – Giulia Murada. Bene, molto bene anche Giulia Compagnoni – Mara Martini quarte.

Con le gambe provate da due intensi giorni di gare, questa mattina sulle nevi della stazione sciistica spagnola di Boì Taüll è stata la volta della team race; per gli amanti dello scialpinismo old style la gara simbolo, una delle più ambite. Noi italiani siamo particolarmente legati a questa competizione che riassume quello che è l’andare in montagna soprattutto d’inverno: ovvero con un socio al tuo fianco sul quale puoi sempre contare nei momenti di difficoltà. E noi italiani siamo stati anche i primi ad averla vinta con la coppia Graziano Boscacci – Ivan Murada nell’ormai lontano 2002 a Sierre Chevalier. Oggi il bando di prova prevedeva un dislivello di 1920 m per le donne (5 salite, un tratto a piedi) e 2.110 m per gli uomini (6 salite, un tratto a piedi).

Dopo un serrato testa a testa con di due ragazzi di Areches Beaufort, gli alpini hanno piazzato il sorpasso vincente che ha permesso al piemontese Matteo Eydallin di vincere il quarto oro in carriera in questa specialità. In un palmares ineguagliabile di successi individuali, ora Robert Antonioli ha invece aggiunto la medaglia che gli mancava. In casa Italia conferma anche per Magnini – Maguet terzi e con le nostre migliori atlete della selezione in rosa. Al traguardo in località Base Roies a 2600mslm, Giulia Murada e Alba De Silvestro hanno raggiunto il migliore piazzamento possibile. Chapeau. Ora in Spagna gli atleti della nazionale osserveranno un giorno di riposo in vista delle ultime due gare: la individual di sabato e la mixed relay di domenica.    

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