L'ultimo giorno di Coppa del Mondo Ismf a Villars-sur-Ollons ha regalato una magnifica gara individual; la specialità che a dispetto dell’esclusione olimpica, riesce sempre a emozionare con immagini di indiscusso appeal.

In casa Italia, prosegue il “magic” moment di Alba De Silvestro 2ª, con l’avvicinarsi delle long distance di La Grande Course, Matteo Eydallin si fa notare calcando il gradino più basso del podio.

Anche gli altri italiani si sono distinti. Al maschile nella top ten abbiamo Nadir Maguet 6°, Michele Boscacci 7°, Robert Antonioli 8° e Nicolò Canclini 10°. Al femminile Giulia Murada 5ª e Giulia Compagnoni 8ª. Gara tecnica quella svizzera: 1315 m up con diversi cambi d’assetto.

GARA DONNE: Emily Harrop ha nuovamente dimostrato di essere la migliore completando il percorso in 1h25’23”. Per lei quarta vittoria consecutiva in poco più di una settimana, che la consacra leader della classifica di Coppa del Mondo. Dopo una dura battaglia con la rientrante Axelle Mollaret,  Alba De Silvestro ha confermato il suo ottimo momento di forma chiudendo 2ª in 1h26’19”, quasi un minuto dietro Harrop. La francese Mollaret ha completato il podio, chiudendo con il tempo di 1h27’31”.  Per quanto ci riguarda altro passo avanti di Giulia Murada, step by step la “figlia d’arte di Casa Albosaggia” sta tornando nelle zone di alta classifica.

GARA UOMINI: lo svizzero Remi Bonnet ha riaffermato il suo status di attuale campione europeo e mondiale. Il notevole crono di 1h10’11”. Le caratteristiche tecniche della gara, uniti ai continui cambi d’assetto e alle discese impegnative, hanno esaltato i concorrenti più portati per le vare gare di skialp.

Il giovane Thibault Anselmet si è assicurato la seconda posizione con il tempo di 1h12’32”, ma a noi piace focalizzare l’attenzione sull’ennesima strepitosa performance di Matteo Eydallin, 3° in 1h12’41”. 38 anni e non sentirli. Quando la stagione nel vivo vi sono due garanzie: le giornate si allungano ed “Eyda” ingrana la marcia. Il perfetto mix di tecnica, intelligenza, motivazione, motore e astuzia agonistica fa di lui un Campione con la “C” maiuscola. Chapeau.     

(Foto Ismf)

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