MILLET TOUR DU RUTOR EXTREME 2014 SECONDA TAPPA – ARVIER VALGRISENCHE (AO)
Sottotitolo: Gli alpini Damiano Lenzi - Matteo Eydallin ipotecano il successo finale. TANTISSIME FOTO & CLASSIFICHE ON LINE!!
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Al femminile Laetitia Roux & Mathys Maude centrano l'ennesimo sigillo....
Importanti conferme e diverse sorprese dalla seconda tappa del Millet Tour du Rutor Extrême che ha visto i vincitori e le vincitrici di Pierra Menta porre una seria ipoteca sul successo finale. E se i big di classifica hanno dovuto faticare per consolidare la propria leadership, nelle retrovie il popolo dello skialp ha stretto i denti per tagliare un traguardo importante, importantissimo. Quel traguardo che vuol dire essere ad un passo dalla realizzazione di un sogno nel quale sono stati investiti tempo, energie e sforzi. Un sogno “extrême” che domani potranno raccontare a parenti e amici.
LA GARA:
Spettacolo in "Valgrisa" con la seconda tappa del Millet Tour du Rutor Extrême. Da percorrere vi erano circa 2800m di dislivello positivo con passaggi sulla punta dell’Arp Vieille (2963 mslm) e il super panoramico transito alla Tête du Rutor (3485 mslm).
Bagarre doveva essere e bagarre è stata. Sin dalle prime battute due equipe azzurre sono andate in fuga per stabilire nuove gerarchie nel ranking della super classica valdostana. Praticamente appaiati per tre quarti di gara Matteo Eydallin - Damiano Lenzi e Manfred Reichegger - Lorenzo Holzknecht hanno dato vita ad una sfida giocata su livelli altissimi. Dietro la lotta per il terzo gradino del podio era invece un discorso a tre tra William Bon Mardion - Mathéo Jacquemoud, Valentine Favre - Xavier Gachet e Tadei Pivk - Davide Galizzi.
Il forcing del duo Reichegger - Holzknecht è però venuto meno a tre quarti di gara, quando i due alpini del Cs Esercito di Courmayeur hanno innestato il turbo e percorso a velocità proibitive l'ultima ascesa che portava in vetta al Rutor. Dopo avere scollinato, con un margine di poco superiore al minuto, i leader di classifica generale hanno dato il meglio nella lunghissima e spettacolare discesa da circa 1800 m.
Per loro successo di tappa in 2h52'16" dinnanzi a Reichegger - Holzknecht (2h55'14") e Gachet - Favre (2h55'46") che confermando doti da veri "freerider" hanno conquistato il podio di giornata ai danni di Bon Mardion e di un affaticato Jacquemoud (2h56'08"). Quinto posto di giornata per Galizzi - Pivk in 3h00'56". Al femminile, le dominatrici della Pierra Menta 2014, Mathys Maude - Laetitia Roux, hanno messo il successo finale in cassaforte fissando la finish line 3h36'19". Seconda piazza per le sempre competitive valtellinesi Francesca Martinelli - Laura Besseghini (4h03'14") giunte sotto lo striscione d'arrivo con un discreto margine sulle transalpine Jennifer Fiechter e Axelle Mollaret in 4h05'42".
Domani gran finale con gli scialpinisti impegnati sul Ghiacciaio dello Château Blanc, lo scollinamento ai 3320m di Punta Flambeau e il passaggio in vetta al Mont Château Blanc (3422 mslm) prima della lunga e indimenticabile discesa verso il traguardo di Planaval.
GARA GIOVANI:
Tracciato tecnico, alpinistico, impegnativo e molto aereo, in vero Rutor Style anche per le giovani leve dello skialp internazionale che nella formula a tre giorni hanno così potuto respirare appieno il clima di La Grande Course. Tra gli junior ennesimo successo di tappa per la coppia Federico Nicolini - Oriol Col Cardona. Sul podio con loro, sono saliti William Perrier - Samuel Equy e Simon Bellabouvier - Paul Chavanes. Al femminile anche Sophie Mollard - Adèle Milloz si sono riconfermate davanti a Giorgia Dalla Zanna - Hélène Vicari Joelle e Natalia Mastrota - Laura Balet Caixach. In categoria cadetti, la vittoria è andata a Gabriele Leonardi - Enrico Loss su Nicola Bertocchi - Daniele Carrobbio e Michele Cazzanelli - Matteo Gottardelli.
DICHIARAZIONI POST GARA:
Damiano Lenzi: «Le fatiche di Pierra Menta cominciano a farsi sentire. Anche oggi è stata dura. Fortunatamente a tre quarti di gara siamo rimasti soli al comando e al traguardo, siamo riusciti ad incrementare il vantaggio sui diretti inseguitori. Ora l’obiettivo è arrivare alla fine, per poi riposare e trovare energie residue per la Patrouille des Glaciers».
Laetitia Roux: «Bello, il Tour du Rutor è sempre molto bello, anche se le gambe cominciano a farsi sentire. Spesso mi dicono che non stiamo nemmeno facendo fatica, ma vi posso assicurare che è davvero dura. Ogni giorno è gara vera, fortuna che con Mathys c’è un ottimo feeling e, fortuna, che siamo quasi alla fine».
Marco Camandona (direttore gara): «Sapevamo che questa seconda tappa avrebbe fatto selezione e così è stato. Al traguardo ho visto visi tirati, ma anche la soddisfazione negli occhi di chi ce l’ha fatta. Ora ci resta l’ultima gara, il gran finale con arrivo a Planaval. I tracciatori sono già all’opera, tutto è pronto per chiudere in bellezza un TDR da record di numeri e livello».
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