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TRANSCAVALLO 2019 - TAMBRE (BL)

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Boscacci & Magnini vincono la terza tappa, ma la 36ª edizione va a Antonioli & Eydallin. GUARDA LE FOTO!!

17/2/2019
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Tre su tre per Alba De Silvestro e Lorna Bonnel  che dominano anche l’ultima tappa e iscrivono il loro nome nell’albo d’oro della Transcavallo....

Dopo le prime due prove, le oltre cento squadre si sono dovute impegnare in un vero e proprio “tappone dolomitico”. Il Comitato Organizzatore, coordinato da Diego Svalduz, con l’aiuto di tutti i numerosi volontari dislocati lungo il tracciato, ha disegnato una tappa spettacolare e impegnativa con quattro salite, due tratti tecnici in cresta, per un dislivello positivo totale di 2295 metri diluito in oltre 20 chilometri.

 

 

Sul traguardo di questa ultima tappa, dopo aver corso praticamente sempre insieme, si sono presentati Michele Boscacci, Davide Magnini, e appena dietro Robert Antonioli e Matteo Eydallin. Boscacci e Magnini hanno fermato il cronometro con il tempo di 2:44’26’’.
In seconda posizione hanno tagliato il traguardo, con soli due secondi di ritardo, i vincitori della 36^ edizione, Robert Antonioli e Matteo Eydallin. Il podio, sia della tappa sia della gara, è stato completato da William Boffelli e Filippo Barazzuol. In quarta posizione hanno chiuso i francesi Samuel Equy e Alexis Sevennec. Filippo Beccari e Yoann Sert sono invece quinti.
In campo femminile la squadra italo-francese formata dalla bellunese Alba De Silvestro e Lorna Bonnel si è sono imposta, con il tempo di 3:30’12’’, sul Valmassoi-Nicolini. La Valmassoi e la Nicolini confermano anche la seconda posizione assoluta dopo le tre tappe, mentre salgono sul terzo gradino del podio Margit Zulian e Tatiana Locatelli.

 

 

 

Il percorso di gara prevedeva inizialmente la lunga salita verso il Monte Cornor, nell’ultima parte gli  atleti hanno dovuto affrontare un tratto a piedi. Dopo aver raggiunto il cambio pelli hanno iniziato a scendere verso Casera Pian de le Stele, non prima di aver salito 45 metri di dislivello. Terminata la discesa, le squadre, risalendo la Val Salatis all’ombra del Monte Guslon, sulla spalla del Monte Castelat hanno dovuto riporre gli sci nello zaino per affrontare l’affilata cresta che li avrebbe portati in vetta al Monte Guslon. Toccata la vetta, i team hanno iniziato a scendere sino al penultimo cambio d’assetto. L’ultima salita di giornata prevedeva la conquista di Cima Vacche, dopo questa solo discesa per andare a tagliare il traguardo di Col Indes.

 

 

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