VIDEO MILLET TOUR DU RUTOR EXTREME
Sottotitolo: La puntata di questo mese è dedicata alla kermesse valdosatna...
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Continua, come ogni mese, il nostro viaggio all'interno del circuito che raggruppa le gare più belle dello scialpinismo continentale. Questa puntata è dedicata all'unica tappa italiana 2014 di la Grande Course...
Presentato lo scorso sabato da Sport Week, per gli amanti dello scialpinismo, il TDR sarà l'evento clou di fine marzo. A pochi giorni dal via abbiamo quindi deciso di scaldare gli animi di atleti e semplici appassionati con il video realizzato da Giacomo Berthet e Silvano Gadin. Un video che, come al solito, non si limita ad un semplice resoconto storico della manifetazione. Troppo facile.. Queste spettacolari immagini vogliono invece dare volto e voce ai protagonisti del Millet Tour du Rutor Extrême svelandone anima, segreti e quello speciale legame che è riuscito a istaurare con la gente di Arvier - Valgrisenche.
In programma questo fine settimana sulle nevi della Valgrisenche, il TDR 2014 vedrà schierati ai blocchi di partenza 350 squadre senior con atleti provenienti da 18 nazioni (sono inoltre previste 25 equipe junior/cadetti che si affronteranno su tracciati disegnati ad hoc dallo staff dello Sci Club Corrado Gex).
Ma facciamo un passo indietro…. Facendo un salto nel passato di circa 60anni, data della prima edizione di un altra grandiosa gara ossia il Trofeo Mezzalama, scopriamo che quello stesso anno si disputò anche il Tour du Rutor. L’1 e 2 luglio 1933 il Comando Federale dei Fasci Giovanili di Combattimento organizzò una gara di sci d’alta montagna in cordata di tre componenti riservata ai Giovani Fascisti e agli universitari piemontesi. Il Tour du Rutor può essere quindi considerato la seconda gara di sci d’alta montagna mai organizzata e disputata sulle montagne della Valle d’Aosta.
Da allora la kermesse della “Valgrisa” ne ha fatta di strada, passando da prova singola a gara a tappe. Gara a tappe tra le più dure, spettacolari, prestigiose, ambite ed extrême di tutto l’arco alpino. Molte cose sono cambiate, ma non la passione organizzativa e la mission di avvicinare e sensibilizzare le persone alla pratica dello scialpinismo. Da qui un occhio di riguardo nella tracciatura di itinerari fruibili al pubblico che permettano ad un numero sempre maggiore di appassionati di seguire anche da vicino le gesta dei loro beniamini.
MA ORA BASTA PAROLE E SPAZIO ALLE IMMAGINI... ECCO IL TDR RACCONTATO DA "THE VOICE" SILVANO GADIN...