- letto 2332 volte
Al Maschile Kenyai superstar, Philemon Kiriago stravince e corre sotto l’ora e 27’, sorpresissima Saoli al 2° posto, il britannico Richards è 3° davanti ad un super Marco Moletto che rimonta nel finale.
Una stagione ad inseguire il compagno di squadra Kipngeno, 3 secondi posti in altrettante prove di world cup, i riflettori sui tempi abbacinanti di chi lo precedeva e quasi l’attenzione era sfumata su questo giovanissimo (2002) astro nascente del team Run2Gether Kenya. Ed invece oggi Philemon Ombogo Kiriago ha scelto il palcoscenico giusto per spiegare due cose agli appassionati di corsa in montagna, che erano davvero a centinaia sui sentieri camuni a fare un tifo indiavolato.
Non c’è stato studio, il fisico compatto e la freschezza atletica di Kiriago, davvero in qualche modo simili a Petro Mamu, hanno dettato l’avvio di gara, che ha visto i due Run2Gether a scavare subito un centinaio di metri sugli inseguitori. Il colpo ha creato incertezza nel gruppo che reagiva in maniera disordinata e da cui il solo Luca Merli ha avuto la forze di uscire per mettersi sulle tracce dei battistrada.
Kiriago dava la spallata decisiva a Saoli, volando verso il trionfo di Piazza Repubblica, su cui si presentava solo e con un eloquente 1h26’31” , il 7° crono di sempre e la netta impressione che la tattica gli sia costata un risultato eclatante, reso possibile anche da perfette condizioni climatiche. Solito gran finale a tutta ed all’arma bianca dietro, Saoli claudicante porta a casa la 2^ piazza, ed il premio ideale di combattivo del giorno, podio per Chris Richards, con un ottimo 1h29’15” che trema però sotto il ritorno roboante di un Moletto magistrale, 4° ed anche lui sotto il muro dell’eccellenza assoluta dell’ora e 30’, muro che sfonda anche Luca Merli, deluso per le aspettative della vigilia, ma davvero ancora solido e brillante al cospetto di un parterre che anche quest’anno ha mostrato qualità infinite.
Senza storia la questione vittoria, la suspense è stata tutta alle spalle della superlativa campionessa viennese, con le italiane Sara Bottarelli, Elisa Sortini ed Arianna Dentis che si sono sportivamente aggredite a vicenda per cercare l’ambito spazio sul podio di fianco alla leggenda.
Ad avere la meglio Sara Bottarelli, due volte mamma negli ultimi 3 anni e mezzo ed ora tornata in pianta stabile alle gare che contano, la triumplina di Sarezzo dilata il proprio margine dalle inseguitrici fino a ritagliarsi una posizione relativamente tranquilla che la conduce al traguardo con un discreto 1h44’22”, il muro che rappresenta il bonus dell’eccellenza nello speciale regolamento del FlettaTRAIL, che premia anche e peculiarmente il crono finale prima della posizione in classifica a se stante. Per il terzo posto è una questione tra Sortini e Dentis. La valtellinese sembra poter controllare e mantenere la posizione, anche forte della parte di discesa che le è più amica rispetto alla giovane cuneese dell’Atletica Saluzzo. Ma la luce si spegne per la portacolori dell’Atletica Alta Valtellina ed anche una caduta nel finale spiana la strada una Arianna Dentis perfetta in ogni metro di gara, sempre concentrata e focalizzata sull’obiettivo. Finale di 1h47’27” per la Dentis e di 1h48’22” per la Sortini che chiudono decisamente la questione visto che per trovare la 5^ classificata serve attendere l’ora 55’ e 51” di una pur brava e combattiva Lucie Marsanova, nazionale della Repubblica Ceka e gia da top ten a Malonno su tempi ben più impressionanti (aveva scritto 1h47’36” nel 2019).