INTERVISTA AD ANDREA CALLERA
Sottotitolo: Vi presentiamo il vero asso nella manica del Team Salomon...
- letto 7595 volte
Brand Ambassador, Team Manager... Chiamatelo come volete. Sta di fatto che Andrea è un punto di riferimento per gli atleti Salomon e non solo....
Grande conoscitore del mondo outdoor, Andrea è un punto di riferimento per i suoi atleti. Il motivo? Subito spiegato.... Quando hanno bisogno, lui c'è. Sempre presente, sempre disponibile, incarna tutte le caratteristiche che un team manager dovrebbe avere...
LA TUA PASSIONE PER LA MONTAGNA E LA CORSA VIENE DA LONTANO O NASCE IN SEGUITO ALLA TUA PROFESSIONE?
Frequento la montagna sin da bambino anche se vivo in riva al mare. Mi piace andarci sia in estate che in inverno. Negli anni ottanta mio papà ha percorso migliaia di chilometri per permettermi di coniugare le gare di sci alpino e le corse di ciclocross. Lo scialpinismo era un piacere di fine stagione, “Tre Rifugi” in tecnica libera sino al 2006, ho sempre amato scendere a raspa. Nella corsa poche gare da partecipante, i primi Cromagnon, i primi Valdigne, UTMB e CCC, Montblanc Marathon e poco altro. Dal 1989 ho iniziato ad occuparmi di calzature, prima informatore tecnico, poi commerciale e poi sviluppo prodotti per Nike. Nove anni molto intensi, tra Europa ed Oregon. Ancora oggi vedo rimanenze o riedizioni della collezione ACG a cui ho lavorato tra il ’95 ed il ’97, la parola trailrunning la pronunciavano solo oltreoceano. Poi la trasferta insieme a Fabrizio Bernabei all’Ecomaratona dei Marsi, splendida scoperta. Dal 1998 consulente per varie aziende sino al Giugno 2003, al Cromagnon il primo impegno ufficiale con Salomon, sembra passato un secolo, ma siamo ancora qui a scriverne oggi.
SKYRUNNING, TRAILRUNNING, ULTRA, VERTICAL; ORMAI LE DISCIPLINE ABBONDANO E LA CORSA IN NATURA STA LETTERALMENTE SPOPOLANDO. COME SALOMON INTERPRETA IL MERCATO?
Salomon vuole ascoltare le esigenze dei consumatori e sviluppare prodotti innovativi che rispondano alle necessità in gara, in allenamento e nelle uscite di tutti i giorni di coloro che non sono agonisti ma vogliono vivere al meglio la corsa e la camminata in natura. Soddisfare con il prodotto più adeguato è un obiettivo difficile, con umiltà bisogna seguire i consigli di pochi campioni e le parole di migliaia di utilizzatori. Le richieste degli atleti non sempre sono aderenti ai criteri di industrializzazione di un prodotto, serve un compromesso tra le forme dei piedi e le differenti fisicità che troviamo tra i popoli, servono prodotti che rispondano alle aspettative in ogni angolo del pianeta.
SALOMON HA AVUTO IL GRANDE PREGIO DI PARTIRE DA LONTANO CREDENDO SUBITO NELLE POTENZILITA’ DI QUESTA DISCIPLINA. A LIVELLO COMUNICATIVO AVETE CREATO UNA VERA E PROPRIA “COMMUNITY” FATTE DI ESPERIENZE , VIDEO E FOTO CHE HANNO FATTO SOLAMENTE CRESCERE IL VOSTRO BRAND E IL MONDO DEL MOUNTAIN-RUNNING. COSA CI DOBBIAMO ASPETTARE PER QUESTO 2014?
La comunicazione è in costante sviluppo, la carta stampata ha mantenuto una inattesa vitalità con i book magazine, i video non devono stupire ma emozionare, i siti devono essere snelli ed intuitivi, i social immediati e soddisfacenti, Instagram il luogo d’incontro degli attenti e dei sognatori. Mai perdere un attimo, mai distrarsi e sottovalutare ogni novità o richiesta. Da Dicembre il sito è stato rinnovato, una grande arena dove è possibile trovare tutto il mondo digitale di Salomon, centrale il coinvolgimento degli utenti e dei testimonial grazie ai social. Non più una vetrina di prodotti, ma spazi flessibili ed in costante progresso. I video 2014 saranno differenti, più veloci ed emozionanti. L’agonismo non sarà sempre il protagonista del racconto.
TEAM SALOMON INTERNATIONAL: CHE NOVITA’ CI SONO PER LA NUOVA STAGIONE RUNNING?
Il ritorno dopo la seconda maternità di Kasie Enman, focalizzata sulle Skyrunning WS, mondiale di Chamonix e Giir di Mont, insieme a Stevie Kremer e Emelie Forsberg. Silvia Serafini ha scelto di allungare e sarà impegnata anche su distanze superiori. Thor Ludvigsen si dedicherà alle Series vertical e sky. Senza nessuna pressione e solo quando vorrà, i vertical saranno palcoscenico per Davide Magnini. Kilian Jornet spazierà come sempre, tentativi di record, vertical, marathon, Hardrock 100… Iker Karrera, Francois D’Haene, Giuliano Cavallo, Philipp Reiter, Ryan Sandes e Miguel Heras per le prove oltre le 50 miglia. Tofol Castanyer gradualmente allungherà in cerca della miglior condizione per il suo esordio all’UTMB. Tom Owens, Cameron Clayton e Ricky Lighfoot seguiranno le Skyrunning WS.
SEI IL BRAND AMBASSADOR DI SALOMON E ALLO STESSO TEMPO IL SUPPORTO OPERATIVO PER MOLTI ATLETI. CI VUOI RCACONTARE QUALCHE PICOLLO ANEDDOTO?
Il ruolo di BA prevede più compiti, tra questi anche il supporto agli atleti in gara e fuori. Spesso sono l’assistenza per atleti di altri team, anche se in competizione non esistono differenze di maglia ma persone. Aneddoti sono decine. Una volta nella lista dei nomi in albergo, quando hanno letto “Salomon BA” invece che “Athlete” lo hanno confuso con “CEO” assegnandomi una splendida suite da solo invece che una doppia.
E SU KILIAN CI PUOI DIRE QUALCHE SEGRETO J?
Kilian non ha segreti, è l’atleta più facile da seguire, poche parole, poche esigenze sia in gara che fuori tutto è semplice e lineare.
NEL TEAM I VOSTRI ATLETI ASPESSO SI TRASFORMANO IN “TESTER”. PUOI DARCI UN’IDEA DI COME NASCE UN PRODOTTO DELLA LINEA S-LAB?
I prodotti S-Lab nascono dalle richieste degli atleti, dalle intuizioni dei BA e soprattutto dalle idee di Patrick Leick (calzature) e Serge Chapuis (abbigliamento ed accessori). Nel reparto R&D di Annecy si materializzano i primi prototipi, Felix Dejey e Gregory Vollet sono i primi collaudatori, dopo la sgrossatura, vengono costruiti ulteriori prototipi che prendono due strade differenti: atleti “sensibili” ed uno staff di consulenti in varie parti del mondo. Dopo un periodo di test, prototipi e feedback tornano ad Annecy, per valutare se e come produrre.
DA “ADDETTO AI LAVORI” CHE ARIA SI RESPIRA PER LA PROSSIMA STAGIONE SKYRUNNING & TRAIL?
Più aziende hanno deciso di investire su atleti e manifestazioni, sicuramente la corsa in natura è il miglior modo per comunicare autenticità nel mondo outdoor. Adidas ed Asics hanno palesato la loro presenza, altri marchi lo faranno nei mesi prossimi. La ISF propone Series locali in varie nazioni oltre quelle mondiali, il circuito ITRA vedrà il suo esordio con manifestazioni consolidate oltre i cento chilometri, la IAU sembra avviata ad ufficializzare per il 2015 un mondiale credibile. La proposta è enorme, probabilmente superiore alle potenzialità del mercato attuale, il lavoro comune è la sola strada per far sì che ci sia crescita di utenti. La migrazione da altre attività e dalla corsa su strada è costante, ma con notevoli differenze tra nazioni. Alcuni atleti hanno fatto scelte importanti per poter gareggiare al meglio nel 2014, chi alleggerendo la stagione skimo, chi la strada o le campestri. Chamonix sarà lo scenario dei due principali eventi, mondiali ISF e UTMB saranno inequivocabilmente i due appuntamenti clou, in sessanta giorni la proposta sarà completa: vertical, marathon, 50 e 100 miglia.
I MEDIA E I BRAND COLLBORANO SEMPRE DI PIU’ PER RAGGIUNGERE OBIETTIVI COMUNI. SEI D’ACCORDO?
Esiste collaborazione, ma non tra tutti. I professionisti sono pochi, c’è molto spazio per l’improvvisazione.
SALOMON HA MAI PENSATO DI LANCIARSI ANCHE NEL SETTORE SKIMO?
Per il freeride mountaneering esistono già dei set di attrezzatura, tra non molto tempo ci sarà una gamma più completa dedicata anche a chi predilige la leggerezza ed i prodotti per competizione.