Categoria: 

LA MARCIA DELLE MERCI –TROFEO SANTA LIMBANIA

Maurizio Torri
4/5/2011

UNA PRIMA ASSOLUTA, IL PROSSIMO 12 GIUGNO 2011 CONGIUNGERA' ACQUASANTA (GE) a ROCCA GRIMALDA (AL)

Un itinerario di rara bellezza... A cavallo tra Piemonte & Liguria: La grande attraversata dello spartiacque ligure-padano presenta un territorio il più variegato possibile, composto da sentieri, mulattiere, strade forestali ed infine transitando per il territorio ovadese da asfalti immersi nella campagna vitata

Il «Cammino di Santa Limbania» vede la luce nel 2004, come iniziativa di Genova Capitale della Cultura: la sola fra quelle realizzate allora che, ad oggi, continua a mantenersi vitale. Le ragioni di questa scelta trovano in primo luogo una motivazione in uno dei temi portanti di Genova 04, quello del viaggio. Santa Limbania, oggi, è una santa poco nota, celebrata con devozione soltanto da piccole comunità.

Limbania era una fanciulla di Cipro che, agli inizi del XIII secolo, decise di consacrarsi interamente a Dio, rifiutando lo sposo che la famiglia le aveva scelto. Aiutata dalla nutrice, Limbania trova il capitano di una nave disposto a favorirne la fuga dall'isola. Questi, però, al momento di partire, dimentica la promessa e salpa le ancore senza di lei: allora una forza divina trattiene la nave impedendole di abbandonare la costa, almeno fino a quando il capitano torna a prendere Limbania. Un miracolo analogo si ripete all'arrivo della nave nel porto di Genova: quella stessa forza che non aveva permesso alla nave di lasciare Cipro senza Limbania ora spinge inesorabile l'imbarcazione lontano dall'approdo, verso il monastero san Tommaso. La vergine comprende che è quello il luogo che il Signore ha scelto per lei: fattasi monaca, sceglie di vivere per tutta la vita reclusa in una grotta scavata sotto il pavimento della chiesa, dedicando ogni suo tempo allo studio e alla preghiera. Se la vicenda terrena di santa Limbania è segnata dal destino del viaggio all'insegna del viaggio lo sono ancor più i suoi miracoli e la devozione a lei rivolta: il giorno dopo la sua morte giunge per mare sulla spiaggia davanti al convento il sarcofago destinato ad accoglierne le spoglie; sempre per mare giunge una campana che un tempo adornava la sua casa natale e ora, coi suoi rintocchi viene in soccorso ai naufraghi e alle partorienti. Non deve stupire, dunque, che Limbania diventi la santa prediletta di chi viaggia per mestiere, lungo le rotte marine o i sentieri montani: i marinai che solcano il Mediterraneo e i carrettieri che trasportano le merci oltre i valichi dell'Appennino. Oggi, la Santa è venerata a Genova, a Voltri, a Rocca Grimalda, a Castelletto d'Orba, a Gavi.

L'idea per il 2011 è di dare al percorso un connotato più sportivo, ecco perché la "Marcia delle Merci – Trofeo Santa Limbania", un itinerario che unisce l'aspetto naturalistico e quello sportivo un componenti importanti del territorio che si trova a cavallo tra Piemonte e Liguria, la cui zona ha una vocazione fortemente ambientale.

La grande attraversata dello spartiacque ligure-padano presenta un territorio il più variegato possibile, composto da sentieri, mulattiere, strade forestali ed infine transitando per il territorio ovadese da asfalti immersi nella campagna vitata. Realizzare una gara di running ed una passeggiata per famiglie e gruppi ne permetterà la fruizione e allo stesso tempo permetterà ai comuni che aderiscono e che ne sono attraversati di attuare una promozione turistico – culturale. I partecipanti avranno la possibilità di visitare i borghi e assaggiare i prodotti tipici durante l'attesa del transito della gara o aspettando l'arrivo degli atleti.

La partenza collocata ad Acquasanta (155mt), paese alle pendici di Punta Martin (1001mt), ha un sapore storico... transita per "creuse" (crose), da qui sentieri via via sempre più stretti rendono ardua la salita fino alla cima del M.te Pennello (995 mt) dove è collocato il primo rifornimento idrico. Il panorama è imperdibile! La Liguria nella sua veste più bella...terrazzamenti, guglie e creste che dall'alto scendono ed accarezzano il mare. Siamo sull' Alta Via dei monti liguri e la direzione da prendere punta ad Ovest in direzione del Passo del Turchino (532 mt), accompagnati in successione dal Passo del Veleno (661 mt) e dal Monte delle Ottine (725 mt). La natura composta da ampie vallate, scarse di vegetazione ad alto fusto rende liberi ed il vento sempre abbondante fa volare su pendii non difficili, un tempo territorio di caccia dei nostri nonni.

Successivamente i boschi di castagne e nocciole accompagnano un vallonato che dal Passo costeggia il Sacrario dei Martiri del Turchino (655 mt). Qui la storia fa sentire la sua presenza e per noi nativi di queste zone i ricordi partigiani gelano l'atmosfera. Velocemente si transita sopra alla Cappelletta di Masone ed in un batter di ciglia l'imponenza del Forte Geremia (803 mt) compare al di sopra di una strada forestale.

Il Nord per gli atleti è il punto cardinale da seguire! Dalla cima del Dente si può ormai vedere il confine che separa la Liguria dal Piemonte. Si lascia l'Alta Via dei Monti Liguri ed in picchiata su sentieri dapprima molto ripidi poi via via più dolci si attraversano ampi prati e noccioleti.

Si attraversano le Valli del Latte, famose appunto per la grande quantità di pascoli bovini. In giornate di sole sembra di rivivere scorci dolomitici. La lingua di asfalto che porta al Termo alla fine non contamina lo spirito del "correre in natura", in quanto l'ambiente di pace di questi alpeggi cancella la brutta sensazione di pestare il bitume.

Solo 5km e dal Termo si riprende una grande strada sterrata carrozzabile immersa in un bosco da funghi. Il percorso vallonato lo si immagina come gli altipiani della Rift Valley in Kenia dove i più forti atleti al mondo di maratona vivono e si allenano. Si scende a gran velocità e dopo un single – track si arriva al Paese di Costa d'Ovada. Già da un po' siamo in territorio Piemontese, il grande centro urbano di Ovada si avvicina. Si abbandonano le strade sterrate ed i sentieri di montagna per quelle asfaltate tipiche del Basso Piemonte. Dopo 60 km di percorso il passaggio al museo della maschera di Rocca Grimalda è il coronamento di un viaggio multicolore.