DOBBIACO – CORTINA, IN ALTERNATO DEBERTOLIS & VALBUSA
Sottotitolo: Il trentino bissa il successo del 2011, battendo il fratello Ivan
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Quasi in 700 in gara per un’edizione che ha visto la partecipazione straniera in grande crescita: su tutti norvegesi e russi.
Come già nel 2011, anche nel 2012 a vincere la Dobbiaco-Cortina in tecnica classica è Bruno Debertolis. Il trentino del Team Hartmann non ha avuto rivali lungo i 42 chilometri in tecnica classica che hanno unito Pusteria e Ampezzo: prima ha animato il gruppetto dei migliori (che comprendeva il fratello Ivan, i carabinieri Alan e Christian Martinelli, l’alpino Daniel Yeuilla, il forestale Lorenzo Cerutti e Moreno Giacomelli), e poi se n’è andato da solo. Ho forzato il ritmo verso Carbonin e poi, più decisamente, verso il culmine della salita di Cimabanche (1530 metri di altitudine, 25. chilometro di gara), riuscendo ad andarsene tutto solo e ad arrivare sotto il campanile della regina delle Dolomiti con un vantaggio di 1’38” sul fratello Ivan che ha preceduto, nello sprint per il 2. e 3. posto, un altro trentino, Moreno Giacomelli. In 8. posizione Alan Martinelli, vincitore ieri della Cortina-Dobbiaco skating. Il lombardo si consola comunque con la vittoria della combinata.
Tra le donne, la vittoria è andata a Sabina Valbusa che si aggiudica anche la combinata. Quello della veronese, che nella sua lunga carriera ha vinto medaglie olimpiche e mondiali, è stato un vero e proprio dominio: alla finlandese Satu Sikanen, 2. classificata, ha infatti inflitto un distacco di 4’43. Sul 3. gradino del podio la norvegese Aurelia Korthauer.
In gara anche i cinque “senatori” che dal 1977, anno in cui la manifestazione nacque, non hanno mai perso una Dobbiaco-Cortina. Il più bravo è stato il cortinese Sergio Bachmann che ha completato la propria fatica in 2h41’19”, chiudendo al 152. posto. Dietro di lui gli altri fedelissimi: Hans Jörg Bergmann, Vittorio Dall’O’, Giuseppe Floridia e Orfeo Paccagnella. A faticare lungo il tracciato della vecchia ferrovia pure Daniele Doriguzzi, il “corazziere” di Danta di Cadore che arrivò sul 3. gradino del podio nella prima edizione (vinse Maurilio De Zolt) e che oggi ha concluso in 42. posizione.
«Vincere una gara come la Dobbiaco Cortina, in uno scenario come quello di oggi, è un’emozione unica – racconta Bruno Debertolis, accolto dai sindaci di Cortina, Andrea Franceschi, e Guido Bocher, primo cittadino di Dobbiaco – Temevo gli atleti dei gruppi sportivi militari ma quando ho forzato il ritmo e visto che nessuno riusciva a seguirmi ho spinto con ancora maggiore convinzione. Avevo anche sci velocissimi che, tra l’altro, mi sono preparato da solo. Il prossimo obiettivo di stagione? Una bella Vasaloppet a inizio marzo».
«Salire sul podio insieme a mio fratello è qualcosa di incredibile – così Ivan Debertolis – Quando Bruno se n’è andato ho cercato di controllare gli inseguitori. In discesa, poi, avevo sci veloci anche io e con Giacomelli abbiamo fatto il vuoto. Una grande giornata».
«Finalmente una vittoria in una granfondo importante – così Sabina Valbusa all’arrivo – Dopo la fatica e il 2. posto di ieri in skating, ero un po’ stanca ma tutto è andato benissimo. Devo fare i complimenti, davvero non di maniera, all’organizzazione: allestire un tracciato così in un inverno senza neve non è da tutti».
I complimenti all’organizzazione sono anche quelli del sindaco di Cortina. «La Dobbiaco Cortina è stata più forte di questo inverno dispettoso – afferma Andrea Franceschi – Gli organizzatori hanno fatto un vero e proprio miracolo, proponendo un evento di livello altissimo che è una promozione importantissima per Cortina, in Italia e all’estero»
«Non possiamo che essere soddisfatti di questa due giorni tra Ampezzo e Pusteria – commenta il segretario generale dell’organizzazione, Luigi Apollonio – Nonostante la mancanza di precipitazioni, abbiamo garantito due tracciati perfetti e l’arrivo in centro a Cortina, portando in pista oltre 5 mila metri cubi di neve in collaborazione con amministrazione comunale, Gis e Cortina Cube. Ottima è stata la partecipazione straniera con un centinaio di norvegesi e una cinquantina di russi oltre a tedeschi, austriaci, finlandesi e statunitensi. Un grazie davvero grande a tutti coloro che, in diversi modi, hanno collaborato alla manifestazione».
Maschile: 1. Bruno Debertolis (Team Hartmann) 42 km in 1h51’49”; 2. Ivan Debertolis (Team Hartmann) 1h53’27”; 3. Moreno Giacomelli (Polisportiva Molina di Fiemme) 1’53”29; 4. Alan Martinelli 1h54’41”; 5. Riccardo Mich 1h55’32”; 6. Daniel Yeuilla 1h56’13”; 7. Lorenzo Cerutti 1h58’59”; 8. Reinhard Kargruber 1h59’; 9. Marco Crestani 1h59’03”; 10. Christian Martinelli 2h02’20”.
Femminile: 1. Sabina Valbusa (Forestale) 42 km in 2h16’26”; 2. Satu Sikanen (Finlandia) 2h21’10”; 3. Aurelia Korthauer (Norvegia) 2h21’11”; 4. Barbara Giacomuzzi 2h24’47”; 5. Andrea Reithmayr 2h26’10”.