- letto 2901 volte
Nel 2022 sarà Crazy a vestire gli atleti della Nazionale FISky, la Federazione Italiana Skyrunning. Una partnership nata dalla condivisione di valori comuni e dal desiderio di mettere a disposizione degli azzurri la tecnologia e le competenze Crazy...
Si è da poco chiusa la stagione agonistica con i Campionati Europei svoltisi in Portogallo, e la FISky, la Federazione Italiana Skyrunning, annuncia una nuova partnership d’eccellenza che vedrà nella stagione 2022 dotare i propri atleti con abbigliamento tecnico Crazy, il brand valtellinese che ha fatto del Fast&Light la propria filosofia.
Con un direttivo e una presidenza da poco rinnovata e guidata da Fabio Meraldi, la FISky si pone numerosi obiettivi che esulano dal mondo puramente sportivo. La cosiddetta “Era Meraldi” ha tra i propri propositi il completamento del percorso per l’ingresso della FISky quale settore federale in FASI secondo le direttive del CONI. Inoltre, sempre maggiore attenzione al settore giovanile e agli atleti, affinché siano supportati nella pratica della disciplina, e non ultimo il focus sulla comunicazione e sulla consulenza alle società sportive, agli organizzatori e alle gare affiliate.
Per raggiungere questi obiettivi, le partnership della federazione risulteranno strategiche, e tra queste particolare importanza veste quella con Crazy, azienda punto di riferimento per l’abbigliamento da montagna pensato e sviluppato per chi ama vivere l’attività sportiva in estate o in inverno con capi altamente tecnici.
« Ricordo molto bene la filosofia Fast&Light di Crazy perché è anche grazie a quell’innovativo principio (…per quell’epoca, naturalmente) che ho conquistato i miei successi – commenta Fabio Meraldi, presidente di FISky – e oggi, ancor più che in passato, utilizzare abbigliamento tecnico frutto di ricerca e sviluppo diventa determinante ai fini della prestazione agonistica: possiamo dire che con Crazy i nostri atleti sono in buone mani!»
Crazy, il brand valtellinese che ha fatto del Fast&Light la propria filosofia, è punto di riferimento per chi pratica questa disciplina sospesa tra terra e cielo. Agli inizi degli anni ’90, Valeria Colturi diede vita alla prima collezione sul mercato dedicata allo skyrunning e da allora continua a scegliere e sviluppare i migliori tessuti e a innovare i propri prodotti per garantire massimo comfort e leggerezza a chi pratica lo skyrunning.
«Conosciamo molto bene le esigenze di chi approccia la montagna in velocità e leggerezza sulle lunghe distanze e terreni accidentati – ha commentato Luca Salini, AD di Crazy – Le esigenze legate a questo sport sono numerose: i percorsi si sviluppano ad altitudini molto varie e quindi le temperature che si incontrano sono differenti. Inoltre, la lunghezza dei tragitti richiede spazi adeguati dove riporre i fondamentali. Siamo davvero felici di vestire i ragazzi e le ragazze della Nazionale di Skyrunning, per noi è un motivo di orgoglio.»
Crazy è nata dalla intuizione di Valeria Colturi che da atleta di discipline endurance ha sempre desiderato vestire capi in grado di sostenere le proprie performance. «Ho lavorato per offrire agli atleti della FISky il meglio – aggiunge Valeria Colturi, fondatrice di Crazy – Ponendo particolare attenzione nella selezione dei materiali unita ad una minuziosa ricerca del comfort e alle soluzioni tecniche che meglio rispondono ai bisogni degli atleti del cielo. L’obbiettivo è quello poi di poter avere da questi atleti élite i loro feedback così da poter migliorare ulteriormente i prodotti Crazy dedicati allo skyrunning.»
La Federazione Italiana Skyrunning, fondata il 7 Luglio 2001 a Cervinia, oggi conta una cinquantina di “corridori del cielo” che, tra formazioni senior e giovanili, rappresentano una delle nazionali guida del movimento. Attualmente le società sportive affiliate a FISky sono 80, distribuite su tutto il territorio nazionale e il movimento è in costante crescita con circa 12.000 atleti e atlete in tutta Italia. A testimonianza della diffusione costante dello skyrunning dal 2015 ad oggi sono stati formati ben 86 tra allenatori e istruttori, e attualmente si contano 35 direttori di percorso e guide alpine abilitate