LEDRO SKYRACE 2016 - LEDRO (TN)
Sottotitolo: Sold out... In 350 al via domenica 12 giugno sul Senter dele Greste
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aranno in 350 a confrontarsi per aggiudicarsi l’artistico Trofeo in legno e porfido e per la conquista del titolo di campione regionale di SkyRace....
Iniziare a correre in riva al lago di Ledro e poi salire sulle Alpi Ledrensi sino toccare le nuvole lungo il Senter delle Greste, che permette a chi ama le emozioni forti di correre su un fazzoletto di roccia e di spaziare con la vista verso Nord sulle Dolomiti di Brenta e le Alpi al confine tra Italia e Austria e a Sud verso il sottostante Lago di Ledro e gli Appennini. Si presenta con questo affascinante biglietto da visita la prima Ledro Sky Race in programma il prossimo 12 giugno lungo un tracciato di 19 Km e un dislivello di 1.650 metri. A organizzarla un team di volontari-professionisti legati alla Società Sportiva Tremalzo e alla Pro Loco di Mezzolago, con la collaborazione di oltre 150 volontari di tutte le realtà associative di Ledro, e la benedizione del Consorzio Turistico di Ledro.
Saranno in 350 a confrontarsi per aggiudicarsi l’artistico Trofeo in legno e porfido e per la conquista del titolo di campione regionale di SkyRace. Un sogno da cogliere al termine del tracciato che propone anche dei passaggi anche nelle trincee realizzate in quota sulle Alpi Ledrensi dagli austriaci, e recentemente restaurate dalla Provincia autonoma di Trento. In un ambiente unico come ha certificato persino l’Unesco.
Un numero decisamente elevato per una gara all’esordio ma che sarebbe potuto lievitare almeno tre volte tanto se gli organizzatori – in prima fila Alessandro Barilari, Nicola Gnuffi e Vigilio Rosa - non avessero deciso di bloccare le iscrizioni. “Ancora oggi riceviamo richieste, che però non possiamo soddisfare” hanno ribadito alla conferenza stampa di presentazione ospitata all’Hotel Mezzolago, nel borgo che vedrà la partenza e l’arrivo della gara. Presenti anche il vicesindaco di Ledro Claudio Oliari, Stefania Oradini del Consorzio Turistico in rappresentanza della presidente Maria Demadonna e la vicepresidente del Coni Trentino Paola Mora, che ha portato i saluti del consigliere nazionale del Coni Sergio Anesi. Un bocca al lupo agli organizzatori è poi venuto dagli assessori provinciali Michele Dalla Piccola e Tiziano Mellarini, e da Maurizio Rossini, direttore generale di Trentino marketing.
La prima Ledro Sky Race raccoglie l’eredità agonistico-sportiva del Trofeo Dromae e del Trofeo Valle di Ledro. Al via sono attesi 50 atleti della Valle di Ledro, un centinaio di appassionati di varie località del Trentino Alto Adige e 200 specialisti provenienti da Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana, Emilia Romagna ma anche da Germania, Austria, Svizzera e persino dalla lontana Svezia. Ciò a conferma dell’internazionalità degli ospiti che annualmente frequentano la Valle di Ledro, ambito turistico che d’estate entra nei top ten del Trentino proprio grazie alle sue bellezze naturali. Tra i big al via Francesco Trenti (uno dei dominatori della stagione), Christian Modena, Marco Filosi e il sei volte Campione del Mondo Paolo Larger. Da citare anche i vincitori del Trofeo Valle di Ledro 2015 ovvero il bresciano Filippo Bianchi e la trentina Simonetta Menestrina.
E proprio sulla grande valenza organizzativa della manifestazione (capace di coinvolgere tutte le realtà del territorio) si è soffermato l’assessore comunale allo Sport Claudio Oliari. Stefania Oradini ha evidenziato il grande lavoro che il Consorzio svolge nella promozione degli eventi sportivi, le cui potenzialità di ambasciatori della valle in chiave turistica sono notevoli.
"Grazie al lavoro dei nostri instancabili volontari, l'intenzione ora è quella di mantenere se possibile sempre viva la gara, investendo quanto più possibile in termini di promozione e di visibilità - ha raccontato l’emozionato Nicola Gnuffi, affiancato da Vigilio Rosa e da Alessandro Barilari -: si tratta di un percorso eccezionale sia dal punto di vista panoramico che storico-paesaggistico. La nostra intenzione, in accordo con la Pro Loco e le realtà della Valle di Ledro, è quella di valorizzare ancor più il Senter dele Greste, trasformandolo in una sorta di tracciato permanente che possa consentire a tutti di percorrerlo a piacimento durante l'anno. In tal senso già in questi mesi siamo riusciti a riportarlo all'attenzione di molti escursionisti che possono così scoprire un angolo davvero fantastico della Valle di Ledro".
Il nuovo tracciato sarà utilizzato dal 23 al 30 giugno dalla nazionale italiana di Corsa in Montagna per preparare i Campionati Europei. Sabato 11 giugno Mezzolago ospiterà anche la prima Mini Ledro Sky Race, dedicata ai piccolini. INFO: www.ledroskyrace.it
UN TRACCIATO PER CHI AMA LE EMOZIONI FORTI
Si parte dal parco feste dell’abitato di Mezzolago (675 m) e lungo la passeggiata che costeggia il lago di Ledro, si raggiunge il centro storico di Pieve di Ledro (668 m). Quindi si imbocca il sentiero SAT 454, che sale verso malga Saval (1692 m), passando per la Sella della Cocca (1360 m), dove è posizionato il primo ristoro.
Giunti a malga Saval (1692 m) si procede in direzione del monte Carèt (1793 m), per ridiscendere poi verso Bocca Saval (1740 m). A questo punto inizia la salita verso cima Parì (1988 m), sulla cui sommità sono posizionati: il secondo ristoro, il cancello orario fissato a 3,00 ore di gara ed il traguardo volante intitolato alla memoria di Damiano Gnuffi, appassionato podista ledrense e cofondatore della SSD Tremalzo.
Doppiata la cima, si imbocca il "Senter dele Greste". Lungo il crinale, sempre in quota, attraverso trincee e camminamenti della Grande Guerra, si conquista cima Sclapa (1887 m). Una ripida discesa porta a bocca Dromaè (1675 m). Il tratto di gara che collega cima Parì e bocca Dromaè è il più tecnico e richiede la massima attenzione da parte di tutti i concorrenti. I concorrenti risalgono, a questo punto, la dorsale di Cima d’Oro fino alla panoramica vetta (1802 m). In discesa, con magnifiche viste sui laghi di Ledro e Garda, si raggiunge la croce di Cima d’Oro (1703 m). Le trincee guidano fino alla sommità delle coste di Salò, dove in località Belvedere (1400 m) è posizionato il terzo ristoro. Seguendo il sentiero botanico si giunge alle porte di Mezzolago (675 m). Il rush finale di 300 m su asfalto porta gli atleti all’arrivo.