NUOVO FKT SUL BIANCO PER MANUEL MERILLAS
Sottotitolo: Il forte atleta del team Scarpa ritocca di 8' il crono di Marco De Gasperi...
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L’atleta spagnolo ha stoppato il cronometro sul tempo di 6h35'32" partendo e arrivando a Courmayeur è andato a ritoccare il precedente best time di Marco De Gasperi 6h43'52".
Buona la prima per il fortissimo atleta spagnolo del Team Scarpa. Il suo blitz al Bianco sulla Via Ratti ha portato al nuovo FKT (Fastest Known Time) di salita e discesa a Courma. Ora il tempo da battere è 6h35'32". Ritoccato di 8' e spicci il precedente primato dell'attuale brand manager trail running per l’azienda di Asolo.
«Non ho parole per descrivere quello che sto provando in questo momento - ha commentato nel centro di Courma il campione del mondo di skyrunning -. È da tutta la vita che vivo tra i monti e raggiungere anche questo grande risultato mi rende estremamente orgoglioso della strada che sto percorrendo. Dopo aver raggiunto il record di salita e discesa su monti come il Peña Santa, il Teide e il Posets, per me è stato inevitabile tentare la salita verso le cime del Monte Bianco. Già dalla partenza alle 4 di questa mattina sentivo che qualcosa di magico sarebbe successo e Scarpa ha contribuito a realizzare questo sogno».
SU QUESTO ITINERARIO SOLO GRIFFE DI LIVELLO:
Nel 2015, quando ancora vestiva i colori della Forestale Roma, De Gasperi aveva migliorato un primato del 1995 che apparteneva niente meno che a “le roi” dello scialpinismo e delle corse a fil di cielo Fabio Meraldi. All’epoca trentenne, il fuoriclasse di Madonna dei Monti affrontò i 3750m di salita che distanziano Courmayeur (1224mslm) dalla vetta del Bianco (4810mslm) e ridiscese in piazza a Courma in 6h45’24”. Il tutto affrontando una distanza di 49,6 km che lo ha visto salire e ridiscendere sulla Via Normale Italiana o Via Ratti, passando dal Rifugio Gonella e dal Dôme du Goûter.
DOPO L'ORTLES ANCHE IL BIANCO:
I "record" si sa sono fatti per essere battuti, lo sa bene Marco De Gasperi che sia nel caso di Davide Magnini, sia in questa occasione, ha incoraggiato Merillas nel provarci sciorinando preziosi consigli: «So benissimo cosa prova e cosa pensa un atleta quando deve affrontare prove di questo genere. Per questo sono voluto essere con Manuel in tutto e per tutto, sentivo di dovergli dare un supporto per quello che conoscevo di quel percorso e di quella montagna. Ho chiaramente perso un qualcosa che prima mi apparteneva, ma ora c’è la felicità di vedere realizzato il desiderio di un amico, prima che di un atleta».
CHE SIA LA VOLTA DEL CERVINO:
Lo scorso anno i tentativi di record e le imprese alpinistiche erano quasi all'ordine del giorno. Quest'anno il ritorno massiccio delle gare ha un po' invertito questo trend, ma le performance fatte su montagne che meritano e da veri campioni infiammano sia il pubblico, sia gli addetti ai lavori. Queste sfide fanno sognare e una attende ormai da anni nuovi preteendenti. Quale? Ovviamente il Cervino. Sono passati ormai 7 anni da quando Kilian Jornet stampo' quel sensazionale 2h52'02. Un tempo che polverizzò il precedente primato di 3h14 minuti realizzato nel 1995 dal valdostano Bruno Brunod. Ok, questa non è impresa per tutti.... anzi per pochissimi, ma i sogni impossibili non esistono.
(Foto Merillas Giacomo Meneghello e Miguel Munõz. Foto KIlian Salomon)