TRANSVULCANIA BY UTMB®
Sottotitolo: Bentornata Martiskka. Martina Valmassoi domina la ultra del Isla Bonita....
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Al maschile prova di forza di Andreas Reiterer. In giornata no, stringe i denti e stacca un eccellente terzo posto. Grande performance anche per il suo compagno di squadra nelle fila del Team Dinamo Davide Cheraz 6° assoluto…
Per la serie quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare, tre atleti italiani hanno saputo dare spettacolo in una delle super classiche di inizio stagione. Martina Valmassoi (team Salomon) era al rientro su grandi palcoscenici dopo il brutto infortunio dello scorso autunno. Con una gara tutta in rimonta vince in 9h09’13” sulla polacca Edyta Lewandoska (9h21’40”) e sulla sudafricana Meg Mackenzie (9h28’06”). Bene anche Francesca Pretto 4ª e Alessandra Boifava che ha staccato un posto nella top ten di giornata.
Cosa rende così mitica questa ultramaratona? Oltre alla location, un fondo sabbioso nella prima parte e roccioso nella seconda che, unito alle alte temperature delle Canarie e all’alto livello dei concorrenti, contribuiscono a rendere durissimi questi 72 km con 4.600 m d+, e 4.300 di discesa.
Al via 789 concorrenti con 31 uomini élite con oltre 830 UTMB® Index e 6 donne oltre 700 UTMB® Index.
Al maschile, dopo 11 anni l’americano Dakota Jones è tornato sulla Isla stampando uno stratosferico 7h02’16”. Alle sue spalle è stata bagarre per il podio. Nella prima parte di gara il 4 volte campione italiano del Team Dinamo ha battagliato con il francese Damien Humbert. A metà gara l’altoatesino ha però dovuto fare i conti con alcuni problemi fisici e ha rischiato di perdere il podio. Humbert si è presentato al traguardo in 7h10’06”. Reiterer stringendo i denti ha conquistato il bronzo di giornata in 7h17’26”. Ottima prova anche per il suo compagno di scuderia che, con una gestione di gara perfetta, ha centrato il suo migliore piazzamento di sempre alla Transvulcania chiudendo 6° assoluto
Quella sull’Isola di la Palma per molti ultra runner è un vero e proprio appuntamento con il destino, per diversi big una delle ultime chance per accaparrarsi una delle tanto agognate stones per accedere alle gare di Chamonix o un test probante in vista di prossimi mondiali di Innsbruck.