CRISTIAN ROUGIER RECORD SUL MONTE SINAI (ET)
Sottotitolo: Un primato speciale per un traguardo speciale….
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In occasione del suo 35° compleanno, il piemontese Cristian Rougier ha stabilito il miglior tempo di ascesa sul Monte Sinai....
Riceviamo e pubblichiamo il resoconto di questo nostro lettore che vive a San Secondo di Pinerolo (TO) un piccolo paesino tra la Val Pellice e la Val Chisone...
Il 9 febbraio sono andato in Egitto a centrare il record di ascesa del Monte Sinai in notturna di corsa tra pellegrini, le stelle, la luna e i poliziotti essendo quella zona militare. Ero già stato 2 volte su questa montagna, ma come turista, ma questa volta ho voluto raggiungere la vetta dei 10 Comandamenti correndo!!
Sono un ex calciatore. Un infortunio mi ha fatto avvicinare alla corsa in montagna dove ho ottenuto buoni risultati. Sono anche un appassionato di viaggi e ho quindi voluto festeggiare i miei 35 anni in un luogo a me caro, cercando di renderlo memorabile con un record. Ho voluto così cronometrare ufficialmente la mia ascesa con attrezzature fornitami dall’associazione cronometristi sportivi di Torino (dei gps usati nei rally del deserto).
Crono alla mano, alle 3 di notte sono arrivato dal Monastero di Santa Caterina alla vetta (quasi 750 metri di dislivello) in circa 44’. Considerando che i primati sono fatti per essere battuti, spero di aver dato il via ad altri tentativi sempre tenendo presente che si corre in un luogo sacro!!
Per chi fosse interessato, premetto che ho avuto parecchi ostacoli nell’affrontare questa scommessa personale. Il più grande è stato il divieto della polizia che, per questioni di rapimenti avvenuti la settimana precedente, temeva per la mia incolumità. Inizialmente ho quindi percorso camminando il sentiero fino quasi in vetta per due ore. Poi ho visto uno spiraglio quando ho capito che, con pochi euro, avrei potevo comprare il silenzio di guide e poliziotti…. Così sono tornato giù di corsa sino al Monastero e sono ripartito dopo aver preso fiato 5 minuti!!!
Con il mio entusiasmo e con l’entusiasmo dei pellegrini che superavo, ho raggiunto i 700 gradoni di roccia. Lì si che vedere quelle persone di ogni razza e religione che si aprivano per farmi passare mi ha dato un ulteriore spinta. Arrivato in vetta non ero solo c’era il vento gelido e un clima da -1°,-2° che, aggiunti alla mia stanchezza, mi hanno tagliato le gambe.
Però da li a poco un alba incredibile ha illuminato me e tutte le vette più alte della penisola del Sinai…. Un’esperienza da provare!!!!
Cristian Rougier