- letto 4422 volte
A pochi mesi della maternità l'iridata 2013 di corsa in montana è tornata a indossare il pettorale. L'abbiamo intervistata per voi....
Sarà vero che le atlete dopo la gravidanza diventano ancora più forti? Fosse così cosa dovremo aspettarci da Alice Gaggi, la runner valtellinese più forte di sempre? Più volte campionessa italiana di corsa in montagna, iridata di specialità e attualmente tra le più forti al mondo sui percorsi up and down, la “signora Tacchini” è diventata mamma, ma non ha dimenticato il suo primo amore. A pochi mesi dalla nascita del piccolo Fabio è tornata a fare il doppio nodo alle scarpette: «Durante la gravidanza non potevo correre, ma mi sono sempre tenuta in movimento facendo delle belle passeggiate – ci ha confidato -. Il termine “riposo assoluto” per uno sportivo è difficile da osservare anche in caso di infortunio. Quindi, con le dovute attenzioni, mi sono goduta questi mesi lontano dalle competizioni in assoluta serenità».
ORA PERÒ SEI GIÀ TORNATA A INDOSSARE IL PETTORALE…
«Sì, correre è la mia grande passione, le gare sono il mio mondo… o per lo meno lo sono state in questa fase della mia vita. Partecipare alle competizioni ti permette di confrontarti con le avversarie; è un ottimo stimolo per allenarsi e soprattutto mi permette di ritrovare tanti amici e conoscenti».
IN QUESTO PERIODO TI ABBIAMO VISTA NELL’INEDITO RUOLO DI SUPPORTER CON FIGLIO AL SEGUITO…
«Sì, pensavo di "soffrire" di più a guardare una competizione senza poter partecipare, invece , sapendo di essermi fermata per un bel motivo, non è stato poi così male. Io e Fabio abbiamo quindi seguito papà Giovanni che, prima alla Dolomyths Ultra e poi alla Ultrabericus ci ha regalato delle belle soddisfazioni. Se continuerà così sarà dura decidere chi tra i due dovrà correre e chi dovrà fare il genitore nei week end. Scherzi a parte, coltivare la medesima passione con il proprio compagno penso sia una bellissima cosa».
COME STA ANDANDO QUESTA NUOVA FASE DELLA TUA VITA?
«E’ una fase bella piena e impegnativa, ma anche ricca di soddisfazioni, gioia e novità continue. Penso che diventare mamma ti cambi la vita. Molte volte l’avevo sentito e molte volte me l’avevano detto, ma sin che non provi… non puoi capire». Quando un giorno il piccolo Fabio ti chiederà quale è stata la tua gara più bella? «La corsa in montagna mi ha dato molto, difficile dirlo. Potrei partire dalla prima volta in azzurro, anche se penso che la mia performance migliore, quella che mi ha regalato le emozioni più forti sia stato l’oro mondiale. Poi chissà, magari la gara più bella è quella che devo ancora correre».
QUALI SONO I TUOI OBIETTIVI, SEMPRE CHE TU NE ABBIA IN QUESTO PERIODO?
«Al momento non ho obbiettivi precisi. Vorrei tornare a buon livello nella corsa in montagna, ma al momento mi è ancora difficile calcolare quanto tempo ci vorrà; quindi non faccio programmi a lungo termine».
IN TUA ASSENZA ABBIAMO VISTO VOLTI NUOVI E ALCUNE IMPORTANTI CONFERME IN SQUADRA AZZURRA. COME VEDI IL MOVIMENTO IN ROSA?
«Mi fa piacere vedere che ci sono giovani che sono riuscite ad esprimersi ad alti livelli e conferme di atlete più mature. Di sicuro il livello è buono e ci sono tante ragazze che si impegnano per fare bene. Siamo sulla strada giusta per crescere ancora e fare sempre meglio».