INTERVISTA A MATTEO EYDALLIN
Sottotitolo: Botta e risposta con il più freerider degli azzurri!!!
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A pochissimo dall'inizio della lunghissima stagione dello skialp abbiamo incontrato e intervistato per voi uno dei campioni che tutto il mondo ci invidia....
Di ritorno da Falcade, dove si è appena concluso il ritiro pre season della selezione italiana guidata da Oscar Angeloni e Nicola Invernizzi, abbiamo incontrato e intervistato il più eclettico degli azzurri. Alla vigilia di una stagione che si preannuncia a dir poco fitta di appunatmenti, ecco per voi un "botta e risposta" in vero e proprio Eyda Style....
La stagione è ormai alle porte.. A che punto sei con la preparazione?
Quella fisica sta procedendo senza grossi intoppi, per quanto concerne quella mentale sono in un periodo abbastanza zen e tranquillo, il che è benaugurante in quanto mi permette di risparmiare energie mentali che dovrò trasformare in motivazione e voglia di faticare di qui a qualche settimana
Chi, tra i compagni di squadra dell’esercito, si addice maggiormente alle tue caratteristiche tecniche?
Abbiamo tutti caratteristiche diverse…per fare le squadre si dovrà inevitabilmente scendere a dei compromessi, comunque le gare a coppie saranno da metà stagione in avanti e secondo lo stato di forma si cercherà di mettere in campo le alchimie migliori
Pensi che il nuovo “arrivo” Robert Antonioli possa diventare il tuo nuovo compagno di squadra?
Robert è un atleta molto forte e capace, i risultati lo dimostrano, inoltre possiede un buon bagaglio di astuzie tecniche, quindi nel caso ci sarà anche qualcosa da imparare
Come ti trovi nel Centro Sportivo Esercito di Courmayeur?
Tranquillo, tra alti e bassi penso di aver trovato il mio equilibrio a Courma, quindi ci sto bene
Quali sono i tuoi obiettivi stagionali?
Mondiali e Mezzalama
La Coppa del Mondo di skialp sta diventando sempre più appetibile per sponsor e media. Come vedi questo cambiamento?
Positivo. E’ giusto che lo scialpinismo inizi a guadagnare lo spazio che merita. Sicuramente ci vorrà del tempo. Credo che qualcuno stia lavorando nella direzione giusta, altri meno, ma mi auguro che si riesca a cambiare qualche “testa” e collaborando tutti assieme in maniera astuta, si possa arrivare un po’più lontano forse anche verso l’introduzione dello scialpinismo come disciplina olimpica
Pierra Menta, Patrouille Des Glaciers, Mezzalama. Le grandi classiche. Su due piedi qual è la tua preferita?
Mezzalama…qualche ora in più della Patrouille, là si riesce a dormire e a differenza della Pierra si sta in ballo un giorno solo, poi buone vacanze!
Salita o discesa? Pista o fuoripista?
Discesa fuoripista, mi sento più freerider che masochista
Cosa rappresenta per Matteo Eydallin lo scialpinismo?
Libertà, divertimento ed auto-appagamento