GARDA TRENTINO RUN
Sottotitolo: Nella giornata di chiusura, giovani talenti in evidenza....
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Dopo il festival tricolore del Garda Trentino Trail e del Tenno Trail, la domenica di Arco è vissuta con il terzo tempo sulla distanza corta (11Km) esaltato dai successi del bresciano-trentino Luca Merli e della piemontese, arcense d’adozione, Alessia Scaini.
Per Merli si tratta di una vittoria bis: l’allievo di Ennio Colò già vincitore nel 2020, bresciano di Bagolino ma atleticamente cresciuto nella trentina Atletica Valchiese, si è presentato sul traguardo dopo 52’54 lasciandosi alle spalle i due piemontesi Elia Mattio (campione italiano under 20 di corsa campestre in carica) e Simone Giolitti che in 53’14 e 53’23 hanno completato il podio di giornata, con Matteo Rossi in quarta piazza e l’olandese Tom Arent Van de Plassche quinto. In gara tra gli altri anche il primo cittadino di Arco, Alessandro Betta, autore del 39° tempo assoluto.
Luca Merli: “Si trattava della mia prima gara stagionale e ho voluto debuttare proprio in questa gara che già nel 2020 mi ha regalato grande soddisfazione. È un tracciato che va letto e conosciuto, per sfruttare a dovere i tratti più corribili: le sensazioni sono state ottime ed esco da Arco con una bella iniezione di fiducia in vista della stagione”.
Dodicesimo tempo assoluto e vittoria a pochi metri da casa quindi per Alessia Scaini. Da gennaio la piemontese ha deciso di cambiare vita e di trasferirsi ad Arco, trovando casa e professione letteralmente a pochi metri da Piazzale Segantini, quartier generale della tre giorni del Garda Trentino Trail. La portacolori dell’Atletica Saluzzo ha impiegato poco più di un’ora per chiudere la pratica (1:01’47) davanti a Manuela Pedrana (1:02’56) ed Arianna Dentis (1:05’07); quarta e quinta piazza quindi per Gaia Bertolini ed Alice Testini; Settima Sara Boroni (Us Quercia).
Alessia Scaini: “Per la prima volta in carriera posso davvero dire di aver vinto in casa. Ho avuto modo di conoscere Arco ed il Garda Trentino in tanti anni di gara e me ne sono letteralmente innamorata, decidendo di voler vivere in questo territorio che offre una grande serie di possibilità. Ho avuto la fortuna di trovare lavoro nel mio campo e da gennaio sono arcense a tutti gli effetti. In questi mesi ho avuto modo di conoscere i sentieri della gara ma gareggiarvi ha avuto un sapore davvero particolare. Si trattava della prima gara stagionale e come debutto non è stato affatto male: ora guardo alle prossime settimane con ottimismo”.